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Dirigenti scolastici fanno acquisti per affidamento diretto, le scuole sono stazioni appaltanti con la responsabilità della procedura

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La trasparenza e il rispetto delle procedure per l’acquisto di merci, per il pagamento di opere e servizi, nelle scuole pubbliche non è un qualcosa che è solamente raccomandato dalle linee guida dell’ANAC, ma molto più semplicemente è previsto dalla legge. È bene ricordare che con il d.lgs.36 del 31 marzo 2023, noto come nuovo codice degli appalti, le scuole italiane sono divenute vere e proprie stazioni appaltanti e gli acquisti delle merci, i pagamenti delle opere e dei servizi, sempre se non superano il tetto massimo di 150mila euro, possono seguire le procedure del tipo degli affidamenti diretti.

Procedura di affidamento diretto

Con l’introduzione del d.lgs. n. 36 del 31 marzo 2023, anche per le scuole è consentito procedere con l’affidamento diretto per lavori di importo inferiore a 150.000 euro e per servizi e forniture di importo inferiore a 140.000 euro.
È importante specificare che per l’affidamento diretto del contratto senza una procedura di gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di più operatori economici, la scelta avviene discrezionalmente dalla stazione appaltante nel rispetto dei criteri qualitativi e quantitativi di cui all’art. 50 comma 1 lett. a) e b) del codice e dei requisiti generali o speciali previsti dal medesimo codice.

Principio di rotazione

Per evitare un conflitto di interesse tra stazione appaltante e operatore economico, esiste la la regola del principio di rotazione che viene disciplinato all’art. 49 del d.lgs. 36/2023. In buona sostanza esiste un articolo specifico alla rotazione degli affidamenti, recependo quanto previsto dalla Linee Guida ANAC n. 4, emanate in vigenza del d.lgs. 50/2016, e introducendo, altresì, alcune importanti novità rispetto alla disciplina prevista dal d.lgs. 50/2016.
C’è da sottolineare che il comma 2 dell’art. 49 vieta l’affidamento diretto o l’aggiudicazione di un appalto al contraente uscente nei casi in cui due consecutivi affidamenti abbiano ad oggetto una commessa concernente lo stesso settore merceologico, la stessa categoria di opere o lo stesso settore dei servizi.
In buona sostanza ogni due affidamenti consecutivi per ogni settore, l’operatore contraente deve stare fermo un giro e consentire ad altri operatori di ricevere l’affidamento.

Mancato rispetto del codice degli appalti

Purtroppo capita, in alcune occasioni, che il dirigente scolastico non rispetti il codice degli appalti in modo procedurale corretto, questo lo mette a rischio sul piano disciplinare e sul piano penale.

Un dirigente scolastico che non dovesse rispettare la legge riguardante il codice degli appalti, può incorrere in sanzioni disciplinari, che vanno dal rimprovero verbale alla sospensione dal servizio, fino addirittura, nei casi più gravi, al licenziamento. Inoltre, potrebbe essere soggetto ad azioni penali e di responsabilità civile per reati come il peculato e la corruzione