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Dispersione scolastica, come va monitorata e combattuta? Il ruolo degli osservatori

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Il contrasto alla dispersione scolastica si avviò concretamente nel 1994 con la legge 496 che istituì l’Osservatorio Nazionale sulla Dispersione Scolastica. Tuttavia, si dovette attendere l’autonomia scolastica (1999) ed un nuovo CCNL (2003) per la costituzione delle strutture territoriali articolate in Osservatori Provinciali sul Fenomeno della Dispersione Scolastica e Osservatori di Area.

Tale articolazione rimane ancora valida e con compiti ben definiti.

Gli Osservatori Provinciali

Le strutture di livello provinciale hanno finalità di promozione, coordinamento, sostegno e monitoraggio delle iniziative territoriali per la realizzazione del successo formativo di tutti gli alunni e sono costituiti da:

Dirigente UAT, con il compito di coordinamento, insieme con i Dirigenti coordinatori degli Osservatori dì Area ed eventuali Dirigenti Tecnici, ed i rappresentanti di

  • Comuni;
  • Tribunale per i Minorenni;
  • Procura presso Tribunale per i Minorenni;
  • Centri per l’Impiego;
  • Questura;

con il compito di:

  1. elaborare un piano provinciale per il contrasto alla dispersione scolastica;
  2. individuare criteri per la costituzione delle reti di scuole (Osservatori di Area) presenti in aree territoriali connotati da disagio socio-economico-culturale, rischio di dispersione scolastica e devianza minorile;
  3. monitorare i fenomeni di dispersione scolastica, anche per la costituzione/implementazione di banche-dati;
  4. favorire e sostenere il rapporto fra le Scuole e gli Enti operanti nel territorio;
  5. promuovere forme di aggiornamento e formazione degli operatori dei diversi servizi coinvolti nella lotta alla dispersione scolastica;
  6. promuovere e sostenere le iniziative Inter-istituzionali volte alla tutela e alla prevenzione dell’abuso e/o del maltrattamento dei minori.

Gli Osservatori di Area

Le strutture di livello territoriale sono organizzate per reti sono costituite tra i rappresentanti delle istituzioni presenti nel territorio, in particolare:

  • i Dirigenti scolastici delle istituzioni in rete;
  • i Docenti utilizzati in attività psicopedagogiche su reti di scuole o su singola scuola, o impegnati, all’interno delle singole Istituzioni scolastiche, in compiti a supporto della prevenzione dei fenomeni connessi alla dispersione scolastica;
  • i Rappresentanti degli EELL, e dei Servizi socio-sanitari presenti nell’area territoriale;
  • i Rappresentanti del Volontariato organizzato presente nell’area territoriale;

allo scopo di:

  1. predisporre un accordo di rete comprensivo di una mappa delle risorse per affrontare i fenomeni di dispersione scolastica e disagio socio-educativo nel territorio;
  2. raccogliere dati quanti-qualitativi per il monitoraggio dei bisogni della comunità socio-scolastica e per orientare in modo razionale lo sviluppo delle azioni;
  3. individuare e attivare faune di raccordo con agenzie che erogano servizi socio-sanitari ed educativi ;
  4. promuovere una cultura “antidispersione”, favorendo la circolarità delle informazioni e il coinvolgimento degli alunni, dei genitori e dei docenti dell’area;
  5. individuare gli obiettivi di intervento prioritario e formulare piani integrati di area che favoriscano la realizzazione di interventi in rete, anche in riferimento ai fondi FESR, PON, POR, etc.;
  6. mantenere un raccordo sistematico con l’Osservatorio Provinciale e promuovere, d’intesa con quest’ultimo, iniziative per facilitare íl successo formativo di tutti gli studenti;
  7. monitorare e valutare in itinere gli interventi progettati ed eventualmente riformulare gli obiettivi e le strategie sulla base del feed-back.

Recentemente, il D.G. dell’U.S.R. Sicilia, con decreto del 14 settembre 2021, ha rinnovato l’operatività della lotta contro la dispersione scolastica, disponendo la “Costituzione del Servizio Regionale per la prevenzione della dispersione scolastica e la promozione del successo scolastico e formativo”.