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Docente tutor, non avrà compiti superiori agli altri insegnanti ma dovrà solo coordinare 40-50 studenti: Valditara spiega

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Alla lunga, sul docente tutor il ministero dell’Istruzione l’ha spuntata. L’iniziale diffidenza generalizzata per l’innovativo ruolo, introdotto con i fondi del Pnrr per combattere la dispersione e migliorare l’orientamento degli studenti (in media tra i 40-50 a tutor), confermata anche da un sondaggio della Tecnica della Scuola, negli ultimi giorni sembra si sia dissipata: le oltre 52 mila candidature per svolgere il corso di formazione on line da 20 ore, rese pubbliche lunedì 5 giugno, rappresentano un traguardo importante. In media, in ogni scuola secondaria di secondo grado sono arrivate almeno una quindicina di richieste per diventare docente tutor. Un numero superiore ai circa 40 mila posti messi a disposizione dal dicastero bianco, sulla base dei finanziamenti europei.

Nel pomeriggio, il ministro Giuseppe Valditara ha commentato sostenendo che quella del docente tutor e del docente orientatore è “una sfida importante che è stata vinta con grande partecipazione” e per questo, “ringrazio la scuola italiana, i docenti e i dirigenti scolastici”.

Pagati fino a 4.700 euro lordi l’anno

A margine di un convegno a Milano, presso Palazzo Pirelli, il numero uno del Mim ha tenuto a dire che “la sfida della personalizzazione che ormai in tutte le assisi internazionali è al centro del modello didattico: una personalizzazione che può essere potenziata proprio con un insegnante che svolga funzioni di coordinamento con formazione anche psico-pedagogica particolare”. I

Il ministro ha aggiunto che quello il ruolo dei tutor, che saranno pagati fino a 4.700 euro lordi l’anno per almeno un triennio, “non sarà un superiore sovraordinato, ma semplicemente un coordinatore che deve progettare il percorso per ogni ragazzo, in particolare per quei ragazzi che sono più in difficoltà”.

Valditara ha anche detto che “abbiamo messo a disposizione risorse importanti per pagare gli insegnanti disciplinari per tenere aperte le scuole in orario anche extracurricolare, sia di pomeriggio che d’estate, proprio per consentire questo potenziamento e questa personalizzazione”.

Più candidati che posti, scommessa vinta

Qualche ora prima, intervistato dalla giornalista Maria Latella, sempre Valditara aveva detto che “le novità sul tutor sono molto positive: abbiamo ottenuto un importante risultato, riusciremo a coprire praticamente tutte le scuole, ci sono candidature ben oltre le necessità

“Ringrazio gli insegnanti e i dirigenti che hanno dimostrato sensibilità e volontà di investire sulla personalizzazione della formazione e sul successo formativo dei ragazzi”, ha concluso il ministro dell’Istruzione e del Merito.