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Dodicenne suicida a Roma, i compagni di classe: forse aveva portato qualcosa a scuola, o era agitato per un brutto voto

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Ci sono alcuni aggiornamenti sul caso del ragazzo di dodici anni che è morto a Roma dopo essere precipitato dalla finestra della sua cameretta, al decimo piano. Ad essere interrogati sono stati, come riporta La Repubblica, i compagni di classe e presto anche i docenti, come riporta Il Corriere della Sera.

Bullismo escluso

“Non voglio dire cose sbagliate, ma forse aveva portato a scuola qualcosa che non doveva ed era stato scoperto. Non so, magari si era agitato”, ha detto uno studente. Gli agenti sono convinti che sia successo qualcosa proprio a scuola: un rimprovero, un brutto voto. Pare che il ragazzino avesse molto a cuore le sue valutazioni a scuola.

Il direttore della scuola dove studiava, in cui è stato allestito un altarino in memoria del ragazzino, è categorico: “Non ci sono stati episodi di bullismo”. Qualche settimana fa, tuttavia, ci sarebbero state tensioni con un’altra scuola vicina, una primaria, con cui condivide il cortile.

La tensione tra la scuola del ragazzo e la vicina primaria

I bambini iscritti a quest’ultima sarebbero stati vittime di bullismo da parte della scuola frequentata dal 12enne, tanto da spingere il dirigente a inibire l’accesso al cortile agli alunni dell’altro istituto. “Dateci i soldi per la merenda”, è una delle minacce rivolte nella ricreazione ai bambini della scuola primaria, che poi avevano raccontato tutto ai genitori. La vicenda aveva fatto scalpore.

Cosa sia accaduto al giovane è ancora un mistero. Gli investigatori sperano che altri dettagli possano emergere dal suo cellulare, che è stato sequestrato insieme ai suoi diari. Non ha lasciato alcun biglietto d’addio. Gli inquirenti ritengono improbabile l’ipotesi di una caduta accidentale, propendendo per un gesto volontario al momento privo di spiegazioni chiare. La finestra da cui il ragazzo è caduto è troppo alto per poter ipotizzare la tragica fatalità. La procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio.

Per il piccolo non c’è stato nulla da fare

Come riporta Il Corriere della Sera, il piccolo è morto poco dopo il ricovero in ospedale, dove fino a tarda sera parenti, amici e vicini di casa si sono stretti ai genitori. Lacrime e dolore per una caduta al momento inspiegabile. In casa, secondo i primi accertamenti, in quel momento c’erano oltre a lui, la sorellina con la baby sitter, e forse anche il padre. 

Purtroppo la storia sembra molto simile a quella della ragazza quindicenne di Piazza Armerina, che si è tolta la vita, un mese fa esatto, anche lei dopo essere tornata da scuola, forse in seguito ad un episodio di revenge porn che l’avrebbe coinvolta. Resta da vedere se il ragazzo si sia effettivamente voluto suicidare, e per quali motivi.