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DPCM Covid, nuove regole in arrivo: obbligo di mascherina, quarantena ridotta, no al doppio tampone

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Si stanno susseguendo, in queste ore, anticipazioni su quelli che saranno i principali contenuti del nuovo e atteso DPCM, che potrebbe introdurre nuove restrizioni per fronteggiare l’emergenza Covid-19, ma anche misure più “ragionevoli” in merito al periodo di quarantena. 

Quarantena e test

Nel corso della riunione urgente convocata dal ministro della Salute Roberto Speranza, il Comitato Tecnico Scientifico ha infatti previsto la riduzione della quarantena per gli individui positivi da 14 a 10 giorni, ritenendo inoltre sufficiente un solo tampone negativo per poter concludere l’isolamento. Spazio anche ai test rapidi per i quelli che sono considerati contatti stretti. 

Obbligo di mascherina

La mascherina dovrà essere indossata praticamente ovunque, fatte salve alcune eccezioni. Nella scuola, al momento, non cambia nulla: sopra un metro di distanziamento potrà essere abbassata. Dovrà invece essere indossata, anche all’aperto, se si farà attività motoria. Esclusi comunque jogging e footing, che sono invece considerati attività sportive.

E se si è positivi al Covid?

Come riportato già in un precedente articolo, secondo il Comitato tecnico scientifico sono quattro le situazioni in cui si potrà trovare un individuo positivo:

  • i positivi asintomatici: dovranno osservare 10 giorni di quarantena, dalla diagnosi di positività, e poi sottoporsi ad un tampone molecolare
  • i positivi sintomatici: dovranno fare 10 giorni di isolamento, ma prima di sottoporsi all’unico tampone molecolare previsto dovranno aver passato almeno 3 giorni senza sintomi
  • i contatti stretti: dopo 10 giorni di quarantena, per loro sarà invece possibile effettuare il test rapido dai medici di base
  • i positivi asintomatici che non riescono a negativizzarsi: dovranno rimanere dieci giorni in quarantena, con tampone molecolare finale, ma l’isolamento finirà in ogni caso dopo 21 giorni.

Stop a movida e sport amatoriali?

Si sta discutendo anche molto su ulteriori due aspetti che avranno un forte impatto sulla vita sociale delle persone, nonché ripercussioni economiche: la cosiddetta movida e gli sport praticati a livello amatoriale.

Per la prima, si parla di chiusura di bar, pub e ristoranti alle 24 e stop della vendita delle bevande da asporto alle 21 per evitare che si consumi cibo in piedi fuori dai locali.

Per le attività sportive, l’ipotesi che sta circolando è che non sarà possibile svolgerle se praticate a livello amatoriale. 

Vietate anche le feste private?

“Ci sono cose che sono fondamentali, e cose che non sono fondamentali. Se avviene che fuori dall’orario scolastico c’è una festa in una casa privata, rischiamo di vanificare tutto quanto abbiamo fatto per la sicurezza della scuola. Ho proposto che vengano vietate tutte le feste private – ha detto il Ministro Speranza nel corso di un intervento a “Che tempo che fa” -. Aumenteremo i controlli, ci saranno segnalazioni, mi fido anche dei genitori. In questa fase diversa abbiamo bisogno di un segnale di maggiore rigore da parte di tutti. Il 75% del contagio – ha continuato – sta avvenendo nelle relazioni familiari, quelle più strette, tra persone che si fidano reciprocamente”.