Mentre il dibattito pubblico si accende sul recente stop all’educazione sessuale fino alle scuole medie, la questione degli stereotipi di genere torna con forza al centro della riflessione educativa. Perché rinunciare a parlare di corpo, identità e rispetto reciproco significa lasciare spazio ai pregiudizi, agli schemi rigidi, alle false certezze. La scuola, invece, dovrebbe essere il luogo in cui si imparano parole nuove per nominare la complessità, per crescere liberi dagli stereotipi e dalle disuguaglianze. VAI AL CORSO
Sin dai primi anni di vita, ciascuno di noi respira stereotipi di genere che orientano il modo di pensare, di agire, di educare. Spesso non ce ne accorgiamo nemmeno: li consideriamo naturali, scontati, inevitabili. Ma è proprio in quella “apparente normalità” che si radicano le disuguaglianze più profonde, quelle che la scuola – più di ogni altro contesto – ha il compito di riconoscere e decostruire.
Capire gli stereotipi per smontarli
Gli stereotipi non descrivono la realtà: la costruiscono. Generalizzano, semplificano, tolgono complessità, ci sollevano dalla fatica di pensare. Riconoscere questa dinamica è il primo passo per educare in modo consapevole. Comprendere come gli stereotipi nascono, si trasmettono e si radicano nelle pratiche quotidiane permette ai docenti di trasformare la classe in un laboratorio di libertà, dove ogni studente può esplorare la propria identità senza gabbie o etichette.
Dalla parità formale alla parità sostanziale
Parlare di parità significa distinguere tra uguaglianza di diritto e uguaglianza di fatto. Le leggi non bastano, se a livello culturale persistono modelli che assegnano ruoli, aspettative e limiti diversi a seconda del genere. È su questo terreno che l’educazione può agire in modo profondo: favorendo la consapevolezza, stimolando il pensiero critico, offrendo esempi di cittadinanza rispettosa e inclusiva.
La scuola come presidio contro le disuguaglianze
La scuola è il luogo in cui si formano sguardi, linguaggi e abitudini. Ogni insegnante, attraverso le proprie scelte educative, contribuisce a costruire o a scardinare le disuguaglianze. Promuovere una cultura della parità non significa negare le differenze, ma valorizzarle: educare alla libertà di espressione, contrastare i modelli rigidi, rendere ogni aula un presidio contro discriminazioni e pregiudizi. In questa direzione, il lavoro dei docenti diventa un potente strumento di cambiamento sociale.
Il corso
Su questi argomenti il corso La forza invisibile degli stereotipi, a cura di Graziella Priulla, in programma dal 20 ottobre.
I corsi della Tecnica della Scuola
Corsi di formazione docenti, ecco il catalogo dei corsi della Tecnica della Scuola, ente di formazione accreditato dal ministero dell’Istruzione e del Merito:
WEBINAR
E-LEARNING
CORSI PER LE SCUOLE
CORSI DI PREPARAZIONE AI CONCORSI
CORSI DI ALTA FORMAZIONE
I corsi del momento
Gestire la scuola mese per mese (e-learning)
Adhd: strategie di intervento in classe
Spiegare la matematica con oggetti semplici
Collaborazione e spirito di squadra
Strategie organizzative per la gestione della classe
Progettare ambienti educativi 0-6
Educazione emotiva e apprendimento: proposte operative per la primaria
Competenze comunicative nella scuola dell’infanzia
Concorso docenti: esercitazione guidata sui quesiti. Ambito pedagogico e psicopedagogico
Concorso docenti: esercitazione guidata sui quesiti. Ambito ambito didattico-metodologico




