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Far west a scuola: vigilante spara per impedire l’occupazione

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Già sottoposto a vigilanza privata, su richiesta dei genitori, l’ITI Barsanti di Pomigliano si è trasformato in una sorta di O.K. Corall al tentativo di occupazione da parte degli studenti. Pronto è stato l’intervento di un vigilante che per impedire la barricata ha tirato fuori la pistola e ha sparato due colpi e per quest’atto, brutale, inconsulto e inqualificabile è stato denunciato dai carabinieri
Gli studenti tuttavia raccontano fatti assi più gravi, come riporta Skuola.net.
Uno dei due vigilantes, dopo aver richiesto agli studenti di aprire la porta della scuola, avrebbe sparato due colpi sullo stesso per forzare il catenaccio che ne sbarrava l’accesso. I ragazzi all’interno dell’Istituto sono quindi scappati al piano superiore, dove hanno avvertito il rumore di un ulteriore sparo. Di lì a poco è piombato sui presenti, puntando in faccia a uno di loro la pistola e colpendolo con uno schiaffo. Lo sparuto gruppo di studenti che avevano tentato l’occupazione sarebbe poi stato fatto uscire dalla scuola sempre con la pistola puntata, tra minacce verbali e insulti di vario tipo. Uno di loro, che ha raccontato questa versione dei fatti al giornalista di Skuola.net, ha commentato “Tu (rivolto all’intervistatrice) non eri presente, ma se avessi visto la faccia di quel vigilante aveva così tanta rabbia, che non puoi capire cosa ho provato in quel momento. Avevamo paura che ci sparasse: ci ha puntato la pistola in faccia, aveva già sparato 3 colpi, ha dato uno schiaffo al mio amico. Non riuscivo neanche a camminare. Il vigilante poteva comportarsi così se minacciato, ma nessuno gli aveva fatto niente”.
Il preside, riferisce sempre Skuola.net, ha invece preferito non rilasciare dichiarazioni ma ha sottolineato che la scuola ha ripreso le lezioni e che “il vigilante è intervenuto in quanto era stato dato l’allarme”, senza specificare altro. Il preside ha sottolineato inoltre l’atmosfera concitata della mattinata “alcuni professori erano molto spaventati perché pensavano di essere rimasti bloccati dentro la scuola, che ci potessero essere malviventi, qualcuno ha avuto un malore”.