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Fgu-Gilda: “Pronti allo sciopero”

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La tiepida luna di miele fra il ministro Carrozza e i sindacati si è definitivamente conclusa.
Non parliamo ovviamente dei sindacati di base che la luna di miele non l’avevano neppure iniziata, ci riferiamo alle organizzazioni che siedono al tavolo delle trattative e che adesso, una alla volta, incominciano ad uscire allo scoperto e a dichiarare le proprie intenzioni.
Poche ore fa, al termine di una direzione nazionale durata due giorni, la Fgu-Gilda ha diramato un comunicato stampa che dice praticamente tutto già nel titolo: “Stop gite, assemblee e sciopero: ecco l’autunno caldo della Gilda”.
Il programma del sindacato di Rino Di Meglio è assolutamente chiaro: “Mobilitazione generale, a partire dai primi collegi, con l’astensione immediata dall’inserimento nei programmi annuali di ogni attività non strettamente didattica, comprese le gite e i viaggi di istruzione, assemblee su tutto il territorio nazionale e, se necessario, sciopero”.
I motivi dell’agitazione sono facili da intuire: “La nostra direzione nazionale – spiega Di Meglio – esprime un giudizio molto negativo sull’azione del Governo verso la scuola e i docenti. In particolare, non è stato mantenuto l’impegno alla restituzione dello scatto stipendiale 2012, da attuarsi con l’utilizzo di una quota dei risparmi dovuta ai tagli”.
La Flc-Cgil per parte sua già la settimana scorsa aveva detto di essere pronta alla mobilitazione e in alcune regioni (Friuli, ad esempio) ha già ufficialmente dichiarato lo stato di agitazione.
Cisl-Scuola e Uil-Scuola, per ora, si dichiarano parzialmente soddisfatti per le 11.200 immissioni in ruolo ma non sono disposti a fare finta di nulla sul blocco di stipendi e contratti.
Le decisioni che verranno prese dal Consiglio dei Ministri nella mattinata del 23 agosto potrebbero essere decisive: è vero che le misure sulla scuola sono state stralciate dal decreto D’Alia ma è anche vero che l’ordine del giorno parla di un decreto in materia di “razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni”. Siamo proprio sicuri che non si parlerà in alcun modo di scuola?
E’ bene non dimenticare che prima della riunione del Governo dell’8 agosto si parlava di misure a favore dei “Quota 96”, dei precari e dei docenti inidonei, mentre poi, alla fine, venne approvato il Regolamento per il blocco degli stipendi. Non vorremmo che la storia di ripetesse.

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