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Flc-Cgil rompe gli indugi: sciopero attività aggiuntive

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Sono passati almeno 15 giorni da quando il ministro Carrozza aveva dato per imminente l’atto di indirizzo della Funzione Pubblica necessario per dare avvio alla contrattazione sugli scatti di stipendio.
Ma, ad oggi, tutto tace. Il rischio che le risorse necessarie per garantire gli scatti vengano recuperate in larga misura dal fondo di istituto si sta ormai trasformando in una certezza pressoché assoluta.
E così la Flc-Cgil ha deciso di aprire le ostilità e di proclamare lo sciopero di tutte le attività aggiuntive del personale docente e Ata.
I concreto, sulla base delle indicazioni fornite dal sindacato di Mimmo Pantaleo, il personale docente ed educativo si asterrà da molteplici impegni, che vanno dalle attività aggiuntive di insegnamento oltre l’orario obbligatorio, all’espletamento delle funzioni strumentali fino alla sostituzione e alla collaborazione con il dirigente scolastico.
Ma lo sciopero, secondo la Flc, riguarderà anche l’astensione dagli incarichi di responsabile di plesso, di laboratorio, di dipartimento e da coordinatore del consiglio di classe oltre che dalle ore aggiuntive prestate per l’attuazione dei corsi di recupero per gli alunni con debiti formativi e dalle attività complementari di educazione fisica e avviamento alla pratica sportiva.
Per parte sua il personale Ata si asterrà dalle attività aggiuntive oltre le 36 ore settimanali, da tutte attività collegate alle posizioni economiche e agli incarichi specifici, dalla intensificazione della attività nell’orario di lavoro relativa alla sostituzione dei colleghi assenti.
La Flc prevede anche il blocco delle attività connesse con l’incarico di sostituzione del Dsga e con l’incarico di reggenza come Dsga presso le scuole sottodimensionate.
Insomma, lo sciopero dovesse riuscire per le scuole si profila un mese caldo.
La protesta avrà inizio il 21 febbraio e si concluderà il 22 marzo, proprio in concomitanza con la conversione in legge del DL n. 3/2014.