Home I lettori ci scrivono Giornata Internazionale per la tutela dell’istruzione dagli attacchi armati (9 settembre 2021)

Giornata Internazionale per la tutela dell’istruzione dagli attacchi armati (9 settembre 2021)

CONDIVIDI

In quanti Paesi del nostro pianeta esistono conflitti armati? Nel 2021 sono decine i conflitti armati che continuano a mietere vittime innocenti, a violare i diritti internazionali, determinando grave deterioramento delle infrastrutture adibite all’istruzione e alle cure sanitarie, incapaci di contenere in maniera efficace la pandemia da Covid 19.

A 76 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in Europa una miriade di nazioni non sono riuscite ancora a riportare tranquillità nelle rispettive comunità, elevando l’asticella delle violenze, dei soprusi e del mancato rispetto dei valori della libertà.

Nei conflitti non vengono risparmiati i civili e i primi a pagare un prezzo sono spesso le donne ed bambini. Le parti in conflitto, come dimostra la cronaca di questi giorni, si prendono beffa delle “regole di guerra”: la prima di queste dovrebbe essere la protezione dei bambini e delle donne. Alla crudeltà della guerra si aggiunge un’altra crudeltà che consiste nel togliere ai bambini la possibilità di accedere ai percorsi dell’istruzione e delle conoscenze programmate.

L’istruzione e il bisogno educativo sono sotto attacco e la natura prolungata dei conflitti attuali sta influenzando il futuro delle giovani generazioni, private di istruzione e formazione.

Tutti Noi sappiamo che precludere l’accesso all’istruzione ai bambini significa togliere loro competenze e conoscenze, significa aggravare la già disperata condizione delle loro collettività e delle loro famiglie.

In questi Paesi ma non solo la scuola dovrebbe essere garantita a tutti i bambini che vanno protetti da minacce e crisi di ogni genere.

Oltre ad essere fondamentale interrompere il ciclo di crisi, ridurre la probabilità di conflitti futuri, sarà necessario che tutti si prodigassero affinché i conflitti vengano evitati, ridotti e sedati dalla ragione, violazioni dei diritti internazionali. Lo stato di guerra ha inoltre causato un grave deterioramento delle infrastrutture civili e sanitarie, queste ultime incapaci di contenere in maniera efficace la pandemia da Covid 19.

I conflitti, mettendo sotto attacco l’istruzione, distruggono il vero antidoto contro le guerre rappresentato, appunto, dalla cultura e dalle conoscenze. Le scuole, il diritto all’istruzione sono i pilastri su cui edificare la pace, la sicurezza e offrono ai bambini protezione, stabilità, e soprattutto gli strumenti per costruire un futuro migliore oltre la guerra. Nei teatri di guerra le scuole non possono e non devono essere utilizzate come infrastrutture militari. Privare i bambini dei propri plessi scolastici, delle proprie aule e dell’istruzione, sottopone i bambini stessi alla protezione offerta dalle scuole, rimanendo facili preda di violenze, abusi e reclutamento da parte dei gruppi armati.

In occasione della Giornata Internazionale per la tutela dell’istruzione dagli attacchi armati, istituita a maggio 2020 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ribadiamo con forza e determinazione che l’istruzione è un diritto fondamentale dei bambini e deve essere sempre difesa e tutelata, anche in tempo di guerra.

Francesco Garofalo