Home Personale I sindacati perdono iscritti: -450mila in 2 anni

I sindacati perdono iscritti: -450mila in 2 anni

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La crisi della politica, delle ideologie, dell’impegno è anche crisi del sindacato che, scrivono le agenzie, continua a perdere consenso.

450mila iscritti in meno

In soli due anni, le principali organizzazioni sindacali hanno perso complessivamente circa 450mila iscritti. A incrementare solo la Uil, ma di poco.

I numeri parlano da soli: dal 2015 al 2017, i tesserati hanno subito una contrazione di 447mila persone, di cui ben 293mila residenti nelle realtà regionali del Mezzogiorno.

La Cgil il sindacato più penalizzato

Dagli indicatori utilizzati da Demoskopika, la Cgil è il sindacato che registra il maggiore decremento con un calo di ben 285mila iscritti, seguita dalla Cisl con meno 188mila tesserati. Per la Uil, andamento in controtendenza: circa 26mila iscritti in più nell’arco temporale osservato.

Piemonte, Valle d’Aosta e Campania si collocano in coda alla graduatoria delle regioni ‘più sfiduciate’ dalle organizzazioni sindacali.

Al contrario, sul podio delle regioni a maggiore richiesta sindacale si posizionano Basilicata, Toscana e Sicilia. Circa 574mila italiani over 13 anni, pari soltanto all’1,2% della popolazione di riferimento.

Capire il motivo della sfiducia

Il punto più importante è però capire il motivo di tale calo e di tale sfiducia nei confronti di chi tutela i lavoratori, tenendo conto delle lotte che nel corso degli anni si sono succedute per tenere alta la bandiera dei diritti.