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Il preside manager? Figura patetica

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Così come lo leggiamo, lo proponiamo all’attenzione dei nostri lettori per trarne motivo di riflessione e pure di dibattito, nel quale potrebbe pure inserirsi l’altra questione relativa alla elezione diretta del preside da parte di tutto il personale della scuola .

Secondo la denuncia contenuta nell’ultimo libro dell’autorevole pedagogista piacentino Daniele Novara “I bambini sono sempre gli ultimi. Come le istituzioni si stanno dimenticando del nostro futuro”,  la figura del preside manager sarebbe patetica.

Il motivo?

La scuola avrebbe dimenticato la sua funzione pedagogica. Dice infatti Novara, che è anche fondatore del Cpp, Centro PsicoPedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti: “In questo momento ricordiamo Gianni Rodari o Maria Montessori come dei santini, perché non aleggia la loro presenza nelle scuole italiane. Montessori è la più grande pedagogista dei tempi moderni, però è più utilizzata all’estero che non in Italia, quindi questa metafora sulla scomparsa della Montessori da un punto di vista scolastico ci dice anche che la scuola italiana senza la pedagogia annaspa e quindi viene fuori la figura del preside manager, che è una figura patetica”.

“La scuola si è dissociata dalla pedagogia. Questo era già presente, intendiamoci, la storia della scuola e la storia della pedagogia non vanno sullo stesso binario, alle volte si incrociano, come nel caso delle scuole montessoriane e lì c’è un incrocio molto buono fra scuola e pedagogia, ma normalmente sono due binari che corrono ognuno per conto proprio. Però il buon senso ha sempre previsto che nella scuola ci fosse un’impostazione pedagogica”.