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Immissioni in ruolo da Gps prima fascia, verso la prova disciplinare. In arrivo le griglie di valutazione

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Una nota del ministero dell’Istruzione precisa alcune questioni legate alla procedura di immissione in ruolo da Gps prima fascia (prevista dal Decreto Sostegni bis). Interessati,12 mila docenti assunti con contratto a tempo determinato, alle prese con l’anno di prova e in procinto di concludere il percorso con l’esame disciplinare, il cui superamento consentirà loro di ottenere un contratto a tempo indeterminato.

NOTA MINISTERIALE

La nota del MI segnala che alla prova disciplinare gli aspiranti possono accedere solo previa positiva valutazione del percorso annuale di formazione iniziale e prova; e che l’intera procedura dovrà concludersi entro il mese di luglio 2022.

In considerazione del fatto che la platea è numerosa, il ministero esorta gli USR a verificare che le procedure di valutazione dell’anno di formazione e prova vengano espletate da parte delle Istituzioni scolastiche secondo adeguate tempistiche.

Infine il MI avverte che nei prossimi giorni saranno pubblicate sul sito istituzionale le griglie di valutazione elaborate dalla Commissione nazionale per la valutazione della prova disciplinare della procedura di cui all’articolo 59, comma 4, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73.

Il decreto Sostegni bis (DL 73 del 25 maggio 2021)

Ma cosa stabilisce il decreto Sostegni bis?

Il contratto a tempo determinato è proposto esclusivamente nella provincia e nella o nelle classi di concorso o tipologie di posto per le quali il docente risulta iscritto nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze o negli elenchi aggiuntivi.

Nel corso del contratto a tempo determinato i candidati svolgono il percorso annuale di formazione iniziale e prova.

Il percorso annuale di formazione iniziale e prova è seguito da una prova disciplinare.

L’anno di prova

Il superamento del periodo annuale di prova in servizio è subordinato allo svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno centottanta giorni, dei quali almeno centoventi per le attività didattiche. Il personale docente in periodo di prova è sottoposto a un test finale, che accerti come si siano tradotte in competenze didattiche pratiche le conoscenze teoriche disciplinari e metodologiche del docente, e a una valutazione da parte del dirigente scolastico, sentito il comitato per la valutazione dei docenti, sulla base dell’istruttoria di un docente al quale sono affidate dal dirigente scolastico le funzioni di tutor.

In caso di mancato superamento del test finale o di valutazione negativa del periodo di prova in servizio, il personale docente è sottoposto a un secondo periodo annuale di prova in servizio, non ulteriormente rinnovabile.

La prova disciplinare

Alla prova disciplinare accedono i candidati valutati positivamente. La prova disciplinare è superata dai candidati che raggiungono una soglia di idoneità ed è valutata da una commissione esterna all’istituzione scolastica di servizio.

Superamento dell’anno di prova e della prova disciplinare: immissione in ruolo

In caso di positiva valutazione del percorso annuale di formazione e prova e di giudizio positivo della prova disciplinare, il docente è assunto a tempo indeterminato e confermato in ruolo, con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2021, o, se successiva, dalla data di inizio del servizio, nella medesima istituzione scolastica presso cui ha prestato servizio a tempo determinato.

Negativa valutazione dell’anno di prova: reiterazione dell’anno

La negativa valutazione del percorso di formazione e prova comporta la reiterazione dell’anno di prova.

Negativa valutazione della prova disciplinare: decadenza dell’intera procedura

Il giudizio negativo relativo alla prova disciplinare comporta la decadenza dalla procedura e l’impossibilità di trasformazione a tempo indeterminato del contratto.