Home Attualità Inizio scuola, cosa succede l’1 settembre. Il riepilogo delle misure

Inizio scuola, cosa succede l’1 settembre. Il riepilogo delle misure

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Il primo di settembre rientro a scuola, per lo meno per la maggior parte dei docenti che dovranno prendere servizio, inclusi i neo immessi in ruolo, ma anche per gli alunni che il Piano Scuola estate ha destinato a un programma di recupero degli apprendimenti nel mese di settembre. Ricordiamo infatti che la fase 3 del piano prevede, dall’inizio del mese fino alla data di inizio delle lezioni, attività di rinforzo e potenziamento delle competenze disciplinari e relazionali con introduzione al nuovo anno scolastico.

Ad ogni modo quali saranno le misure di contenimento dell’epidemia per docenti e alunni? Cosa succederà nelle scuole a partire dal primo settembre? I giochi non sono ancora conclusi, lo ricordiamo, dato che ancora oggi 26 agosto il Ministero dell’Istruzione tornerà a incontrare i sindacati per mettere a punto le criticità ancora esistenti in fatto di protocollo di sicurezza, criticità che la Cisl scuola, ad esempio, ha riassunto in 32 punti, come abbiamo illustrato ieri.

Quello che sappiamo ad oggi, dalle indicazioni del Cts poi rinnovate dal Ministero dell’istruzione a seguito di una prima intesa dei sindacati e di una nota di chiarimento, lo riportiamo a seguire. Ecco le principali misure.

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Le regole del rientro a scuola

Per gli alunni

Dovranno indossare la mascherina?

Sì, sopra i sei anni l’uso della mascherina è obbligatorio per tutti, salvo che nei casi di disabilità non compatibili con l’uso della mascherina.

No mascherina invece in quelle classi che dovessero avere tutti gli studenti vaccinati.

Chi fornirà le mascherine?

Le scuole, che riceveranno, a loro volta, mascherine di tipo chirurgico e gel igienizzanti, per il tramite del Commissario straordinario per l’emergenza Covid.

Gli alunni dovranno mantenere il distanziamento?

Sì, ma solo laddove le condizioni lo permettano. In altre parole il distanziamento è raccomandato ma non obbligatorio. Se possibile, in classe bisognerà assicurare la distanza tra un banco e l’altro di almeno un metro e tra i banchi e la cattedra di due metri.

Gli alunni di classi diverse dovranno entrare a scuola in maniera scaglionata?

Sì, bisognerà che gli istituti si attrezzino per ingressi scaglionati e ove possibile per accessi differenziati.

Come si svolgerà l’ora di educazione fisica?

All’aperto nessuna mascherina, ma si richiede il distanziamento interpersonale di almeno due metri.

In palestra o in generale al chiuso: nelle zone bianche, le attività di squadra sono possibili ma, specialmente al chiuso, dovranno essere privilegiate le attività individuali; in zona gialla e arancione, si raccomanda lo svolgimento di attività unicamente di tipo individuale.

Gli alunni avranno garantiti servizi scuolabus o altro genere di servizi di trasporto?

In taluni casi sì. Ma i piani trasporto sono ancora al vaglio dei tavoli prefettizi. Ad oggi si sa che la capienza dei mezzi sarà all’80%. Si sta cercando di provvedere agli scuolabus anche per i ragazzi delle superiori e ad altri mezzi alternativi, a partire dal bike sharing.

Che tipo di didattica svolgeranno?

La didattica sarà prevalentemente in presenza. La DAD solo in casi eccezionali: per gli alunni che non possano essere ammessi in presenza; o, su indicazione delle Regioni, in specifici territori o per singoli istituti, esclusivamente in zona rossa o arancione e in circostanze straordinarie legate a focolai o ad una circolazione estremamente ampia del virus o delle varianti tra la popolazione scolastica. 

Per gli studenti è previsto eventuale supporto psicologico?

Sì, le scuole hanno lavorato per attivare sportelli dsupporto psicologico e pedagogico-educativo per il personale scolastico e per gli studenti.

Le aule verranno sanificate?

Sì, tutti i locali dovranno essere puliti e sanificati giornalmente e aerati di continuo.

L’ingresso a scuola dei genitori è consentito?

L’accesso alla scuola per l’accompagnamento dell’alunno è concesso ad un solo genitore, nel rispetto delle regole generali di prevenzione dal contagio, incluso l’uso della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura.

Per il resto, si prevede una limitazione degli accessi ai casi di effettiva necessità amministrativo-gestionale ed operativa, possibilmente previa prenotazione. In ogni caso sono consigliate le comunicazioni a distanza.

In ogni caso il visitatore, genitore o meno, va regolarmente registrato, con indicazione dei dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita, luogo di residenza), dei relativi recapiti telefonici, nonché della data di accesso e del tempo di permanenza.

Per i docenti

Sui docenti si concentrano i maggiori punti interrogativi, in quanto la questione del Green pass obbligatorio è ancora oggetto di confronto, specie in relazione alla gratuità o meno dei tamponi, tema su cui la Tecnica della Scuola ha interrogato i propri lettori.

I docenti dovranno indossare la mascherina?

Sì, i docenti dovranno indossare la mascherina di tipo chirurgico, no mascherina Fp2. Per il personale impegnato con i bambini con disabilità, si prevede l’utilizzo di ulteriori dispositivi di protezione individuale: unitamente alla mascherina il lavoratore potrà usare guanti e dispositivi di protezione per occhi, viso e mucose.

In aula i docenti a quale distanza dovranno essere collocati rispetto agli alunni?

La cattedra degli insegnanti dovrà essere collocata ad almeno due metri di distanza dagli allievi, come indicato dal Comitato tecnico scientifico.

In aula professori o nelle riunioni collegiali quali regole?

In sala professori o durante eventuali incontri scolastici collegiali in presenza è necessario mantenere il distanziamento e l’uso della mascherina.

Il Green pass è obbligatorio sin dal primo settembre?

Sì, il Green pass potrebbe essere richiesto sin dalla presa di servizio, sebbene è probabile che alcuni dirigenti si limitino a chiederlo in relazione alla didattica e dunque solo in funzione dell’ingresso in aula.

Il controllo del Green pass sarà quotidiano?

Ad oggi sì, dato che i dirigenti non possono registrare i dati sensibili inerenti le vaccinazioni e dunque dovrebbero richiederli giornalmente, ma anche questo è un provvedimento che potrebbe subire delle modifiche.

I tamponi saranno a pagamento o gratuiti per il personale non vaccinato?

Ad oggi la posizione del Ministero dell’Istruzione è quella di garantire i tamponi gratuiti solo a quella parte di personale esente dal vaccino per ragioni sanitarie. Ma il tema è ancora in discussione con i sindacati.

Da quando decorre la sospensione dello stipendio per i non vaccinati privi di Green pass?

La nota esplicativa del Ministero dell’Istruzione precisa che la retribuzione viene sospesa sin dal primo giorno in cui il docente non sia in grado di esibire la certificazione richiesta dal dirigente scolastico, ma la sostituzione del docente avverrà non prima del quinto giorno di “assenza ingiustificata”, momento in cui scatta la sospensione formale del servizio.

Quando subentrerà il supplente del docente privo del Green pass?

La sostituzione del docente titolare privo del certificato “verde” avverrà a partire dal quinto giorno di “assenza ingiustificata”, momento in cui scatterà la sospensione formale del servizio con contestuale multa da 400 a 1.000 euro.

GUARDA L’ESITO DEL SONDAGGIO

Casi Covid

Come andranno gestiti eventuali positivi al Covid 19?

Il soggetto interessato dovrà essere condotto in aula Covid e invitato a raggiungere la propria abitazione e si dovrà attivare la procedura di segnalazione e contact tracing da parte della ASL competente.

Come avverranno la quarantena e il rientro a scuola?

Per i soggetti che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di SARS-Cov-2, la quarantena sarà differenziata: di 7 giorni per i vaccinati con doppia dose e di 10 per chi non fosse immunizzato.

Il rientro a scuola del personale e degli studenti già risultati positivi al COVID 19 deve essere preceduto da una certificazione medica dalla quale risulti l’avvenuta negativizzazione del tampone, secondo le modalità previste, rilasciata dal dipartimento di prevenzione territoriale di competenza.