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L’educazione stradale diventerà materia scolastica

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“E’ il lavoro congiunto di scuola e famiglia che prepara i conducenti del domani: per questo l’ Italia proporrà all’ Europa di introdurre l’ educazione stradale come materia obbligatoria sin dalle elementari”. Sono parole importanti quelle pronunciate dal ministro dei trasporti Pietro Lunardi il 4 novembre a Verona durante il vertice interministeriale sui trasporti. Parole che pongono il nostro Paese all’avanguardia in fatto di sicurezza stradale, oltre che sul fronte della normativa, anche per quel che riguarda la formazione.
“Sin dall’ infanzia – ha detto Lunardi – è necessario educare i nostri ragazzi alla cultura della sicurezza stradale, perché è proprio nell’età infantile che il futuro cittadino apprende queste cose e magari le insegna anche ai genitori”. Il ministro dei trasporti ha anche reso noto di aver già raggiunto un pre-accordo con il Miur per introdurre l’educazione stradale nei programmi scolastici: “C’è già un accordo – ha spiegato Lunardi – con il ministro Moratti: nelle scuole bisognerà parlare continuamente di educazione stradale e insistere su questo tema e sul tema dei controlli”.
Dopo l’introduzione della patente a punti e l’inasprimento delle multe per chi discosta dalle regole stradali, l’attuale Governo è quindi intenzionato ad investire nella scuola: “sulla sicurezza stradale – ha concluso Lunardi – di norme ne abbiamo fatte sin troppe e non sono quelle che possono alla fine salvare le persone: ritengo che a salvare le vite serve soprattutto la coscienza. Importante per questo è il lavoro congiunto di scuola e famiglia per preparare i conducenti di domani”.