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La scuola si occupa per “marinarla”

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A dirlo il giornale online Caserta24Ore che riporta quanto dichiarato da un professore napoletano: “L’eccessivo atteggiamento buonista nei loro confronti anche in quei casi nei quali in passato si è parlato di scuole vandalizzate con il danneggiamento di arredi e suppellettili a seguito dell’occupazione, ha comportato il convincimento , con effetto a catena, che da questa assurda situazione, tutta italiana, che si ripete come un rituale sempre uguale nel mese di novembre, quest’anno aggravata dai raid alla creolina, i responsabili ne possano sortire senza alcuna conseguenza. 
S’ignora o, peggio, si finge d’ignorare che il testo unico sulle leggi della pubblica istruzione, il decreto legislativo n. 297 del 1994, all’art. 74 prevede che, per la validità di un anno scolastico, occorrono almeno 200 giorni di effettive lezioni. 
E’ evidente che, laddove nei giorni da computare in questo calcolo non venissero considerati quelli nei quali gli allievi disertano le lezioni in massa o, caso più grave, occupano la scuola, il Ministero potrebbe valutare la possibilità di annullare l’anno scolastico. 
Nel contesto attuale è facile prevedere che nei prossimi giorni il fenomeno andrà ad incrementarsi estendendosi a buona parte delle scuole pubbliche, nel mentre si prende ancora una volta atto che la scuola privata non è per nulla interessata, e non da oggi, da questo deprecabile fenomeno, con tutto ciò che ne discende”.