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L’inclusione scolastica che vogliamo

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Le recenti “forti” dichiarazioni del giornalista Ernesto Galli della Loggia e la “dirompente” PdL sulla “cattedra inclusiva” presentata a Roma il 25 gennaio scorso dai “sette saggi” guidati dal Prof. Dario Ianes, hanno acceso i “riflettori” sul tema dell’inclusione scolastica e danno alla Tecnica della scuola lo spunto per il lancio di un apposito “spazio” ad esso dedicato e rivolto ad esperti del settore, comuni cittadini e semplici lettori che potranno intervenire e farci avere la loro opinione in merito.

Tale momento di approfondimento del nostro giornale sarà denominato “L’inclusione scolastica che vogliamo” e siamo convinti più che mai di contribuire con esso a suscitare un proficuo e fecondo dibattito culturale e pedagogico utile a migliorare la legislazione sui contenuti e l’effettività operativa della normativa inclusiva.

L’auspicio della Tecnica della scuola è quello che, per il tramite dell’”Inclusione scolastica che vogliamo”, si possa sortire un’analisi a 360 gradi dell’attuale sistema d’inclusione scolastica del nostro Paese, ad ormai 47 anni dal suo avvio con l’emanazione della Legge 517/77. Trattasi infatti di un modello, quello dell’inclusione degli alunni/studenti italiani, sicuramente “pioneristico ed antesignano”, che ha fatto scuola e che ci viene invidiato ed imitato in Europa e nel mondo, non però senza delle debolezze e delle criticità, dalle quali l’approfondimento settimanale “L’inclusione scolastica che vogliamo” intende partire e delle quali bisogna dunque oggi prendere atto, al fine di individuare insieme ai nostri “ospiti” del sabato mattina modalità e strumenti per migliorarle.

Continuità didattica, Organici, assunzioni da GPS prima fascia, formazione obbligatoria dei docenti curricolari e di tutto il personale scolastico sulle singole disabilità, competenze specifiche e “monovalenti” dei docenti per il sostegno e riconoscimento giuridico dell’assistente alla comunicazione e del tiflologo: sono questi i temi “caldi” ed ” attuali” sull’inclusione che la nostra Testata ha sempre avuto a cuore e che intende approfondire settimanalmente di volta in volta in modo interattivo con i vostri preziosi interventi all’interno dell’”Inclusione scolastica che voglio”.

L’argomento di stretta attualità con cui terremo a “battesimo” questo nostro “spazio di approfondimento” settimanale sarà quello della continuità didattica, davvero “strategico” e funzionale al successo formativo di tutti e di ciascuno studente, soprattutto se con disabilità.

A noi della Redazione della Tecnica della scuola non resta che augurare ai nostri lettori buona lettura ed agli alunni/studenti con  disabilità una proficua ed effettiva inclusione scolastica.