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Vannacci e le classi separate, anche Fdi e Fi lo condannano: Boschi (IV) chiede l’intervento dei ministri Valditara e Locatelli

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Hanno fatto rumore e scalpore le parole del generale Roberto Vannacci sulla necessità di creare classi separate per aiutare gli alunni migliori e quelli con difficoltà di apprendimento. Nessuno finora, nemmeno tra i rappresentanti politici al Governo, ha speso parole di comprensione per le affermazioni del candidato della Lega (per volere del suo leader Matteo Salvini) alle prossime elezioni Europee: parole che arrivano, tra l’altro, il giorno dopo l’ufficializzazione a candidato del partito del Carroccio.

Anzi. Se dagli esponenti leghisti per ora regna il silenzio, tra gli altri schieramenti del Centro-Destra arrivano posizioni di distanza.

“Ognuno risponde di ciò che dice. Non commento ciò che non condivido. Noi la posizione netta la prendiamo sulle cose che diciamo, tutto ciò che non ci appartiene è escluso”, ha detto stizzito il capogruppo di Fdi alla Camera, Tommaso Foti.

“Noi ci preoccupiamo di fornire agli italiani le migliori candidature possibili perché grazie anche, e soprattutto, alle attività di governo di Giorgia Meloni l’Italia cambi questa Europa. La conferenza programmatica del partito ha dimostrato a tutti che qui, al di là del fatto che FdI può vantare un fuoriclasse come Giorgia Meloni, c’è una classe dirigente capace di rapportarsi, di confrontarsi, di produrre idee per l’Italia e per l’Europa”, ha puntualizzato Foti facendo intendere quindi che la Lega forse non ha fatto altrettanto.

Dal presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, di Forza Italia, arrivano giudizi ancora più pesanti: “Le classi separate per bambini diversamente abili sono un abominio e mi trovo in profondo disaccordo con le parole del generale Roberto Vannacci”, ha detto Pagano.

“Credo nel valore della scuola come primo luogo di integrazione sociale e culturale che deve promuovere l’inclusione e il rispetto di ogni bambino, valorizzando le rispettive peculiarità. Quanto affermato da Vannacci, che parla evidentemente a titolo personale, è un passo indietro nel nostro impegno per un’istruzione equa e inclusiva per tutti. Il nostro compito primario è quello di favorire un dialogo costruttivo che miri a migliorare l’accesso all’istruzione e a creare ambienti educativi che rispettino e valorizzino la diversità”, ha concluso il forzista.

Intanto, la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi intervenendo in Commissione affari costituzionali chiede ai ministri interessati di condannare la posizione di Vannacci.

È assordante il silenzio dei ministri Valditara e Locatelli sulla vergognosa proposta di Vannacci. La loro comune militanza nella Lega non li giustifica”, ha detto Boschi.

Così, “Vannacci con una sola frase ha cercato di cancellare la nostra storia, che ci ha visto tra i primi superare le classi differenziali. Così non solo fa tornare indietro il nostro Paese di decenni, ma mina quello che è un valore costituzionale ma anche umano condiviso”.

“Nella mia esperienza l’educazione comune, la formazione, la condivisione personale e politica con persone con abilità diverse mi hanno arricchito. Le classi separate, invece, discriminano e impoveriscono tutti. Seguendo la logica del candidato leghista educheremmo i bambini a discriminare e avere paura delle differenze e poi – conclude Boschi – non ci dovremmo stupire nel ritrovarci adulti che la pensano come Vannacci”.