Home Personale Mancano insegnanti di sostegno, i ricorsi affossano le casse dello Stato

Mancano insegnanti di sostegno, i ricorsi affossano le casse dello Stato

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Ogni anno la scuola parte all’insegna di una cronica mancanza di insegnanti, lo abbiamo detto più volte, e quest’anno, se possibile, è andata comprensibilmente anche peggio.

Una situazione che diventa particolarmente drammatica quando a farne le spese sono gli alunni con disabilità privi dell’insegnante di sostegno; di fatto deprivati dello stesso diritto allo studio, situazione che ha toccato l’apice l’inverno scorso, quando in lockdown il 36% dei ragazzi con disabilità non ha seguito la DaD, secondo una recente ricerca di cui abbiamo discusso nella diretta Facebook di tecnica della Scuola Live sullo Speciale supplenze.

Al 36% dei ragazzi disabili delle nostre scuole il Covid ha tolto il diritto allo studio. Ma la responsabilità non è solo del virus. A pensarla così Andrea Gavosto, Direttore della Fondazione Agnelli, ospite della diretta: “Il problema è destinato a ripetersi in un nuovo eventuale lockdown. Abbiamo perso tempo. Sarebbe stato importante usare questi mesi per fare una formazione docenti specifica, per insegnare a insegnare in modalità DaD a studenti con disabilità.”

Il sistema scolastico rivela nei momenti difficili le sue debolezze croniche: e la mancanza degli insegnanti di sostegno specializzati e di un’adeguata formazione sono parte di questa debolezza.

I costi dello Stato

Effetto diretto di questa criticità è un costo per lo Stato pari a un miliardo e mezzo di euro in dieci anni per fronteggiare i ricorsi delle famiglie che, giustamente, privati dell’insegnante di sostegno per il proprio figlio, ricorrono alle vie legali, peraltro con successo nella stragrande maggioranza dei casi. Un miliardo e mezzo a carico del Consiglio di Stato, ci rivela Ernesto Ciracì, Presidente MiSoS (Movimento Insegnanti di Sostegno Specializzati), altro ospite della diretta, citando un’indagine di Repubblica. All’incirca qualche migliaio di euro per ogni alunno disabile privato dell’insegnante di sostegno a inizio anno scolastico.

Insomma, una situazione che si incancrenisce sempre di più, per riportare le parole del nostro direttore Alessandro Giuliani. A fronte di 270 mila alunni con disabilità, il sistema produce pochissimi insegnanti di sostegno in relazione al fabbisogno.