Pisa, scontri studenti. La scrittrice Aprile: “Li accusiamo di essere passivi e appena manifestano li manganelliamo”

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Oggi, 23 febbraio, nel corso di un corteo pro-palestina, alcuni studenti che volevano oltrepassare uno sbarramento sono stati caricati dalla Polizia. Molte sono state le reazioni, nella maggior parte dei casi, sconcertate, di fronte a questi eventi.

Gli stessi docenti di un liceo vicino al luogo degli scontri hanno commentato con amarezza quanto accaduto. “Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Come educatori siamo allibiti: riteniamo che qualcuno debba rispondere dell’inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti gli studenti”, queste le loro parole contenute in una lettera.

A dire la sua anche la giornalista e scrittrice Marianna Aprile: “Li facciamo studiare in scuole fatiscenti, gli offriamo una Sanità sempre più carente, sempre meno prospettive di lavoro. Li accusiamo di essere passivi e abulici e appena provano a manifestare in nome di un’idea o di un timore li manganelliamo. Questo Paese i giovani li odia”.

Secondo Aprile i giovani dovrebbero essere liberi di pensare criticamente e di esprimere dissenso, se lo desiderano. Ma cosa è il pensiero critico? Perché i docenti dovrebbero aiutare gli studenti a svilupparlo?

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Cos’è il critical thinking?

Da me non imparerete filosofia, ma a filosofare, non a ripetere pensieri, ma a pensare. Con queste parole Immanuel Kant invitava i suoi studenti a riflettere con la propria testa e ad essere consapevoli e autonomi nelle decisioni (personali e professionali) che li riguardano da vicino. Insegnava ad accogliere i dubbi, a superare gli errori e a discutere le idee utilizzando le parole in modo appropriato, con cura, in quanto sono il ponte più solido tra passato e futuro (Ivano Dionigi).

La realtà in cui viviamo si sviluppa su molteplici livelli, ognuno con un proprio grado di complessità che concorre a definire la nostra società per come la percepiamo.

Il critical thinking può essere così visto come l’ingrediente che feconda tutti gli ambiti di pensiero, il lievito che garantisce la crescita della mente (Massimo Baldacci). Il Master si propone come un’opportunità per insegnare agli alunni e agli studenti a usare il pensiero critico al fine di rafforzare e migliorare la loro capacità di comprendere e di orientarsi nel mondo che ci circonda.

Il Master di I livello

Su questi argomenti il Master di I livello Quando la realtà ci inganna. Insegnare ad usare il pensiero critico per orientarsi nel mondo e rispondere alle sue sfide in collaborazione con l’Università Telematica degli Studi IUL. Le iscrizioni scadono il 29 febbraio 2024. L’inizio delle attività didattiche è previsto entro il mese di marzo 2024.

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Quali obiettivi?

Obiettivo del Master – rivolto ai docenti del I e II ciclo – è dunque quello di insegnare a usare quelle strategie didattiche necessarie per sviluppare nei propri allievi un approccio critico autonomo. Leggere la realtà, scomporre le informazioni che riceviamo, distinguere tra notizie vere e fake news, potenziare le abilità e le attitudini degli studenti attraverso un orientamento formativo o conoscere i pericoli dei social sono solo alcune delle strade che il Master intende esplorare.

Ogni modulo si riferisce alle discipline scolastiche (in modo diretto o trasversale), offrendo strategie didattiche e strumenti, come ad esempio il problem solving e l’apprendimento situato, che possono supportare il docente nell’attività didattica; si tratta innanzitutto dunque di insegnare a porsi domande, ad affrontare il sapere in modo curioso, a discutere e argomentare la propria idea e i contenuti delle discipline per aiutare gli studenti a orientarsi; e questo a partire dalla capacità di conoscersi e comprendersi. I temi affrontati durante le lezioni sono presentati come compiti di realtà: i problemi complessi e aperti richiedono, infatti, conoscenze, competenze, capacità relazionali e personali che gli studenti devono imparare a utilizzare.

Il Master sviluppa capacità e competenze per insegnare a:

  • inquadrare i fenomeni complessi, distinguere tra notizie vere e fake news ed allenarsi a leggere la realtà da differenti prospettive
  • imparare ad argomentare una tesi e a ragionare correttamente
  • conoscere i bias cognitivi e le trappole della nostra capacità di ragionare
  • sviluppare un metodo per affrontare criticamente la realtà e imparare a prendere decisioni migliori
  • mantenere una mente aperta, che favorisce la capacità di comunicare e di relazionarsi con gli altri.

A chi si rivolge?

Il Master si rivolge principalmente a docenti di ogni ordine e grado di scuola, educatori e professionisti del mondo dell’educazione. Il titolo minimo di accesso è il Diploma di laurea o titolo equivalente e/o equipollente.

Valutazione del Master

Il Master vale 1,25 punti per il concorso docenti, 1 punto in Graduatoria provinciale (GPS) e 1 punto per quanto riguarda la Mobilità.

Come si svolgeranno esami e discussione finale?

Il percorso prevede per ciascun modulo momenti di didattica erogativa (videolezioni asincrone e lezioni sincrone), momenti di didattica interattiva (interventi didattici da parte del docente o del tutor, spiegazioni aggiuntive, forum di approfondimenti, blog, wiki, e-tivity, test di verifica) e momenti autoapprendimento (studio individuale ed autonomo).

Il percorso prevede anche lo svolgimento di un Project work e di una tesi finale che verranno svolti con il costante supporto online del docente e del tutor. La discussione finale si svolgerà in presenza in una delle sedi comunicate durante il corso.

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Il programma completo: i moduli divisi per CFU

ModuloSSDCFU
Modulo 1 – Reti neurali, conoscenza e complessità: le neuroscienze e il pensiero critico nella didatticaM-FIL/02 – LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA6
Modulo 2 – L’arte del domandare: insegnare ad usare il pensiero critico per prendere decisioni consapevoli ed affrontare problemi complessiM-FIL/01 – FILOSOFIA TEORETICA6
Modulo 3 – Insegnare a ragionare, ad argomentare e a persuadereM-FIL/06 – STORIA DELLA FILOSOFIA6
Modulo 4 – I bias cognitivi nell’insegnamento, nella vita di tutti i giorni, negli eventi scientifici. Perché commettiamo errori?M-STO/05 – STORIA DELLE SCIENZE E DELLE TECNICHE6
Modulo 5 – Orientarsi con il pensiero critico: esercizi di didattica orientativa a partire dalle discipline umanisticheL-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA6
Modulo 6 – Fake news ed educazione finanziaria: come la statistica favorisce una lettura consapevole dei datiSECS-S/02 – STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA3
Modulo 7 – Pensiero critico e politica: per un’analisi di alcuni fenomeni sociali, culturali e linguisticiSPS/08 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI3
Modulo 8 – Il lavoro sul pensiero critico e le grandi sfide della didattica oggi. Come l’insegnare a pensare impatta sugli aspetti centrali dell’insegnamentoM-PED/01 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE6
Modulo 9 – Critical Thinking, pensiero computazionale e IA generativa nella didattica: per un approccio sistematico alla risoluzione dei problemiM-PED/04 – PEDAGOGIA SPERIMENTALE3
Modulo 10 – Studenti e digitale: educazione ai social e problemi emotivi. Come confrontarsi con i mediaM-PED/03 – DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE3
Project Work6
Tesi6
TOTALE60