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Napolitano a Palermo per la commemorazione della strage di Capaci

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Terminati gli interventi nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo, i due i due cortei,  partiti l’uno da via d’Amelio, dove morì il giudice Borsellino, e l’altro dall’Ucciardone, guidati dalla sorella del giudica, Maria, si sono diretti sotto la casa del giudice Falcone in via Notarbartolo.
Passano da via Carlo Alberto della Chiesa: “Carlo Alberto Dalla Chiesa era un amante della verità” gridano dei cartelli esposti dai ragazzi e intonano in coro: “Grazie Carlo Alberto, siamo tutti tuoi nipoti”. 
Lenzuola bianche e bandiere tricolore sventolano nel frattempo dai balconi di Palermo per ricordare la lotta alla mafia, in contemporanea col corteo dei giovani per le vie della città.
Arrivano così via Notarbartolo 23, sotto l’albero di Falcone, quello che si erge davanti al palazzo dove viveva il magistrato ucciso dalla mafia.
 Ad attenderli ci sono Claudio Baglioni e Antonello Venditti che intonano in coro con gli studenti. ‘Strada facendo’.
 Poi dietro lo striscione “per non dimenticare” e al suono dell’inno Nazionale è stata ricordata l’ora della stage di Capaci.
 Intanto a Palermo piove ma i ragazzi lanciano i palloncini tricolore che volano sui cori degli studenti, mentre risuonano le note dell’Inno di Mameli. Alla chitarra Claudio Baglioni supportato dal coro dei ragazzi. 
Il canto chiude simbolicamente la manifestazione di oggi per la commemorazione della strage di Capaci.
 Il procuratore antimafia Piero Grasso ha poi ricordato i nomi di Falcone e Borsellino e quelli degli uomini e donne delle loro scorte. E questo ha detto chiudendo la commemorazione  a Palermo del ventennale dalla morte di Falcone e Borsellino:” Dalle stragi di Capaci e via d’Amelio sono passati venti anni e noi dobbiamo creare con il soffio di ognuno di noi tanti venti per spazzare via usurai, estortori, truffatori, ladri ed evasori. Per portare via le trattative funeste e le verità nascoste, la voglia di non sapere”. In serata la partita del cuore