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Obbligo della posta elettronica per le comunicazioni interne alla P.A.

Il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, parlando alla prima Conferenza Europea dei Giovani Dirigenti delle P.A., ha annunciato la prossima direttiva, che imporrà, entro la fine della legislatura, l’obbligo a tutte le Amministrazioni Pubbliche di usare la posta elettronica nelle comunicazioni interne. Il Ministro rende noto dati significativi. "In dieci mesi, infatti, è quasi raddoppiato il numero dei messaggi elettronici scambiati sulla Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione-RUPA fra amministrazioni e fra queste e l’esterno. Alla fine di ottobre tali comunicazioni sono state quasi 22 milioni (21.917.987 per la precisione), con un aumento del 94,21% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente".
Sempre più email e sempre meno carta, quindi, nelle comunicazioni della Pubblica Amministrazione italiana. Con notevole vantaggio per i conti pubblici.
E’ stato calcolato, infatti, che ogni lettera che la P.A. invia con i sistemi tradizionali, sia al destinatario sia per conoscenza agli altri soggetti, per le operazioni di scrittura, di protocollo in entrata ed in uscita, di archiviazione, nonché di carta e spedizione, comporta un costo economico di 20 euro.
Ma non è solo risparmio monetario. Il crescente ricorso alle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione-ICT aumenta l’ efficienza del servizio, incrementa la produttività degli uffici pubblici e aumenta la velocità di trasmissione e gestione delle informazioni.
"L’e-Government è una priorità di Governo ma anche un impegno internazionale dell’Italia, tanto che il nostro Paese è diventato un laboratorio e il valore delle sue competenze è riconosciuto e impiegato nei programmi per i Paesi in via di Sviluppo da parte dell’Onu, Banca Mondiale, Banca Interamericana di Sviluppo ed ora anche dell’Usaid, l’agenzia governativa Usa per gli aiuti ai Paesi più svantaggiati" ha detto Stanca ricordando che "l’e-Government è una politica di riforma dell’Amministrazione che oggi si interseca con il processo di attuazione del federalismo, un federalismo efficiente".

Giorgio Veneziani

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