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Organico di fatto potrebbe essere utilizzato per sanare errori mobilità

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Siamo vicini a ferragosto è il caos provocato dagli errori sulla mobilità, rischia di generare altro caos e altre proteste da parte di molti insegnanti.

Ancora non sono usciti gli esiti delle fasi B, C e D della mobilità riferita alla scuola secondaria di II grado, prevista per il prossimo 13 agosto e il timore, giustificato e condivisibile, che anche in queste ultime pubblicazioni ci potrebbero essere migliaia di errori, è molto forte. D’altronde se l’algoritmo della mobilità per la scuola primaria e secondaria di I grado ha evidentemente fatto flop, come si può sperare che questo non avvenga anche per la scuola secondaria di II grado?

I sindacati avrebbero voluto, da parte del Miur, più trasparenza e regolarità, chiedendo il ritiro degli esiti delle pubblicazioni della fase B, C e D della mobilità 2016/2017, il rinvio al prossimo anno scolastico della chiamata diretta, la riprogrammazione dell’algoritmo killer e la rielaborazione dei dati della mobilità delle fasi B, C e D. Invece la posizione del Miur è stata quella di fare spallucce del problema trasferimenti, di difendere la regolarità degli esiti pubblicati e di avviare una complessa macchina di conciliazione degli errori riscontrati effettivamente.

Quindi quale sarebbe adesso la soluzione che ha in mente il Miur per risolvere il caos mobilità?

Quella di utilizzare l’organico di fatto come locazione per trasferirci definitivamente i docenti che non hanno ottenuto il trasferimento voluto o che non lo hanno proprio ottenuto, a causa di un errore del sistema. Questo modo di procedere è palesemente illegittimo e toglierà l’opportunità a moltissimi docenti di potere ottenere l’utilizzazione o l’assegnazione provvisoria su posti in deroga dell’organico di fatto. Infatti se l’organico di fatto servirà a sanare gli errori sulla mobilità definitiva, non potrà servire per le assegnazioni provvisorie, che, tra le altre cose, hanno una modalità di punteggio e di esigenze diversa dalla mobilità definitiva.

La domanda che ci poniamo è: “È legittimo quello che vuole fare il Miur?”. Ci sentiamo di dire che questo modo di procedere è totalmente illegittimo e speriamo solo che non venga avallato dai sindacati, perché questo sarebbe ancora più grave.