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Parere dell’U.s.r. Umbria sulle ferie del personale docente

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I sei giorni di ferie che i docenti possono chiedere durante il periodo delle lezioni possono essere fruiti solo a condizione che non si determinino oneri per l’erario.

Questa è la posizione dell’U.s.r. per l’Umbria che con un parere del 20 gennaio 2015 risponde ad una richiesta riguardante la questione, precisando tuttavia che non esiste un’interpretazione autentica sul punto che raccordi le disposizioni di legge sopravvenute con quelle contrattuali.

Ad avviso dell’U.s.r., le disposizioni di legge (art. 1, commi 54-55-56, del D.L. convertito con L. 228/2012) e quelle contrattuali (artt. 13 e 15 del CCNL Scuola 2006-2009), anche alla luce del rapporto gerarchico tra le predette fonti (la contrattazione collettiva è gerarchicamente subordinata alla legge), i suddetti sei giorni di ferie da fruire nel periodo delle lezioni, sia che siano chiesti come ferie, sia in aggiunta ai tre giorni di permessi retribuiti, possono essere fruiti solo se non si determinino oneri per l’erario. Questo significa che spetterà al Dirigente scolastico valutare se ricorrono o meno gli estremi per consentire di fruire del periodo di ferie richiesto senza che ciò determini oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.

Con riguardo ai tre giorni di permessi retribuiti, lo stesso U.s.r. precisa che “occorre tenere conto di quanto previsto dal D.L. n. 101 del 31/08/2013, convertito in legge con la L. n. 125 del 30/10/2013 e relativa circolare n. 2/2014 del Dipartimento per la funzione pubblica. Si precisa, tuttavia, che le disposizioni di dettaglio contenute nella nota MIUR prot. n. 5181 del 22/04/2014, non riguardano il personale della scolastico come da avviso MIUR. Tenuto conto che analoga richiesta di parere è stata fatta anche all’Avvocatura di Stato, alla quale la presente nota viene inviata per conoscenza, si prega di comunicare il riscontro della stessa al fine di conoscerne il contenuto”.