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Patti educativi di comunità, buona pratica in Umbria – INTERVISTA alla dirigente scolastica e referente del progetto

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I cosiddetti ‘Patti educativi di comunità’ sono accordi stipulati tra le scuole e altri soggetti pubblici e privati per definire gli aspetti realizzativi di progetti didattici e pedagogici legati anche a specificità e a opportunità territoriali. Messi a punto dall’allora Ministero dell’Istruzione nel  Piano scuola 2020-2021, i Patti educativi di comunità  furono concepiti come uno strumento per la costruzione di solide, concrete alleanze fra scuole, Enti Locali, realtà del terzo settore, istituzioni pubbliche e private.

In questi cinque anni, tanti i patti educativi stipulati tra scuole ed enti o associazioni, tante occasioni di pluralità per rispondere ai bisogni emergenziali di quel momento particolare – si era in piena pandemia –  ma anche per agire su altre priorità come la povertà educativa, l’abbandono scolastico, la carenza di competenze digitali nelle scuole e altro ancora. 

Di sicuro un Patto educativo di comunità che ha dato e continua a dare buoni frutti è quello sottoscritto dall’Istituto Omnicomprensivo Mameli-Magnini di Deruta ( in provincia di Perugia), il Comune e il CAMS, il Centro di Ateneo per i Musei Scientifici dell’Università degli studi di Perugia.

Il dottor Sergio Gentili, naturalista presso la Galleria di storia naturale del CAMS, è uno dei referenti di questo Patto.

Dottor Gentili, quali azioni state mettendo in atto?

Questo anno stiamo collaborando con l’Istituto Mameli-Magnini a un interessante progetto, “Pittura al Museo”. I ragazzi del Liceo Artistico sono impegnati nel progettare e nel creare lungo le pareti del museo una segnaletica illustrata che, a partire dall’esterno, conduce ad uno spazio dedicato per l’allattamento e la cura dei bambini, un Baby Pit Stop, spazio poi sempre illustrato lungo le pareti dai ragazzi del Liceo. Il progetto è rientrato anche in pieno nelle buone pratiche da attuare all’interno dei musei che fanno parte del Sistema Museale Regionale dell’Umbria, riconosciuti come particolarmente adatti alle famiglie e accreditati quindi nel progetto con il marchio “Umbria Culture for family”, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Abbiamo raggiunto la dirigente scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo Mameli-Magnini, dottoressa Isabella Manni, che ci ha spiegato la forza di questo Patto educativo di comunità:  

Il Patto Educativo di Comunità, siglato tra l’Istituto Omnicomprensivo Mameli-Magnini, il Comune di Deruta e il CAMS dell’Università degli Studi di Perugia, è molto più di un semplice accordo; è un impegno condiviso per promuovere arte, cultura e benessere per l’intero territorio. In una realtà comunale come Deruta, la collaborazione tra le istituzioni non è solo auspicabile, ma indispensabile. Ogni iniziativa, per raggiungere il cuore della comunità, coinvolge inevitabilmente bambini, ragazzi, famiglie e cittadinanza. Il Patto nasce proprio da questa consapevolezza, unendo le forze per massimizzare l’impatto di ogni progetto.

Preside, ci parli dei progetti che avete già attuato o che sono ancora in corso.

L’anno scolastico in corso è un esempio tangibile della vitalità del Patto, con una serie di progetti e attività che spaziano dall’innovazione alla sostenibilità, dall’arte all’inclusione.

Le cito, ad esempio, la quarta edizione della Fiera della Biodiversità. Organizzata dalla scuola secondaria di primo grado, questa iniziativa ha trasformato il percorso verde del fiume Tevere in un laboratorio a cielo aperto. Attraverso documentazione e laboratori, gli studenti hanno approfondito i temi della sostenibilità e dell’educazione alla cittadinanza.

Penso anche ad Art Exhibition:  in occasione di “Buongiorno Ceramica”, in collaborazione con il Comune di Deruta, Città della Ceramica, il liceo artistico ha ospitato una mostra che ha celebrato l’arte e la tradizione ceramica locale, consolidando il legame tra scuola e territorio.

E non dimentichiamo il percorso di Arte-Musico-Terapia: un progetto di grande valore sociale, finanziato dal Comune di Deruta, dedicato al potenziamento e all’inclusione di bambini con disabilità. Attraverso esperienze senso-percettive ed espressive che coinvolgono corpo, musica e danza, i bambini vivono da protagonisti momenti di crescita e condivisione in piccoli gruppi con i propri compagni.

Insomma, un arricchimento per tutta la comunità

Sì, il Patto Educativo di Comunità di Deruta dimostra come la sinergia tra diverse realtà istituzionali possa generare un impatto significativo, costruendo un ambiente fertile per la crescita culturale, artistica e sociale delle nuove generazioni e dell’intera cittadinanza.