Home Personale Più soldi ai docenti meritevoli, si entra nel vivo

Più soldi ai docenti meritevoli, si entra nel vivo

CONDIVIDI

Comincia a prendere corpo la fisionomia del bonus di circa 23mila euro che ogni scuola dovrà assegnare ai docenti meritevoli.

Alla Circolare n. 4370, inviata il 20 aprile dal Miur ai dirigenti scolastici, ha fatto seguito la richiesta, sempre da parte del ministero dell’Istruzione, di rendicontare le scelte che ogni istituto farà sulla suddivisione del bonus annale attraverso i criteri fissati dal Comitato di valutazione creato ad hoc.

Oltre al monitoraggio, il Miur assicurerà alle scuole anche un’attività di supporto alle scuole in vista del bonus “da distribuire – ricordano da Viale Trastevere – fra gli insegnanti che si sono distinti per la loro capacità di innovare la didattica, di potenziare le competenze degli studenti, per il contributo dato al miglioramento della comunità scolastica”.

Sempre il Miur tiene a ricordare che nella Circolare del 20 aprile è stato specificato “che il bonus non potrà essere assegnato a tutti i docenti ma neppure attribuito ad una cerchia troppo ristretta di insegnanti, nell’ottica di una reale valorizzazione del merito”.

 

{loadposition eb-pof-triennale}

 

Alla luce della novità assoluta del bonus, il Miur ha deciso di avviare un monitoraggio attraverso tre schede di rilevazione per conoscere la composizione finale dei comitati di valutazione, quali criteri si stanno dando le scuole per valorizzare i docenti, le modalità di distribuzione del bonus.

Il monitoraggio servirà anche ad individuare buone pratiche da condividere attraverso una specifica piattaforma.

Viene infine messo a disposizione delle scuole un ambiente on line, disponibile dal 26 aprile, per offrire supporto ai Comitati di valutazione in questa prima fase di attuazione.

“Quella del bonus è una novità assoluta per il nostro Paese – ricorda il ministro Stefania Giannini – per la prima volta disponiamo di uno strumento concreto di valorizzazione ulteriore del lavoro dei docenti. Con la Buona Scuola abbiamo destinato a questo scopo risorse aggiuntive, 200 milioni all’anno che rappresentano un investimento sulla qualità, uno strumento per dare un riconoscimento in più a quei docenti che, secondo il giudizio della loro comunità scolastica, meritano di essere particolarmente valorizzati”.

 

{loadposition facebook}