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Pnrr e ambienti di apprendimento inclusivi: l’azione Next Generation Classrooms – Preparazione concorso Ds

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La guida per gli aspiranti dirigenti scolastici della Tecnica della Scuola: cosa bisogna sapere per superare il concorso in attesa del bando? Oggi parliamo di Pnrr e Scuola 4.0.

Scuola 4.0”, una nuova denominazione per definire gli ambienti di apprendimento ibridi: mix di spazi fisici innovati con ambienti digitali.

Nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), con l’investimento 3.2 “Scuola 4.0 – Scuole innovative, nuove aule didattiche e laboratori”, il Ministero dell’Istruzione e del Merito investe 2,1 miliardi di euro nella trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e nella creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro.

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Next Generation Classrooms è il titolo della prima azione di “Scuola 4.0”, con la quale si prevede la trasformazione di almeno 100.000 aule in ambienti innovativi di apprendimento.

Le comunità scolastiche del primo e del secondo ciclo progetteranno e realizzeranno ambienti fisici e digitali di apprendimento, caratterizzati dal rinnovamento degli spazi, degli arredi e delle attrezzature.

La trasformazione fisica e virtuale dovrà essere accompagnata dal cambiamento delle metodologie e delle tecniche di apprendimento e insegnamento, con docenti capaci di innovare la didattica attraverso metodi di insegnamento e formazione incentrati sul discente, promuovendo il pensiero critico e creativo, creando contenuti e ambienti di apprendimento sicuri, inclusivi e di elevata qualità, secondo i 7 principi dell’apprendimento OCSE:

  1. L’ambiente di apprendimento riconosce nei discenti i principali partecipanti, incoraggia il loro impegno attivo e sviluppa in loro la consapevolezza delle loro attività da discenti.
  2. L’ambiente di apprendimento si fonda sulla natura sociale dell’apprendimento e incoraggia attivamente un apprendimento cooperativo propriamente organizzato.
  3. I professionisti dell’apprendimento all’interno dell’ambiente di apprendimento sono perfettamente in sintonia sia con le motivazioni degli studenti che con il ruolo cruciale che le emozioni hanno nell’ottenimento dei risultati.
  4. L’ambiente di apprendimento è estremamente sensibile alle differenze individuali tra gli studenti e le studentesse che lo compongono, ivi comprese le loro conoscenze pregresse.
  5. L’ambiente di apprendimento elabora programmi che richiedono un impegno costante mettendo tutti in gioco senza provocare un sovraccarico eccessivo di lavoro.
  6. L’ambiente di apprendimento opera avendo ben presenti le aspettative e implementa strategie di valutazione coerenti con tali aspettative; pone altresì una forte enfasi sul feedback formativo per supportare l’apprendimento.
  7. L’ambiente di apprendimento promuove con convinzione la “connessione orizzontale” tra aree di conoscenza e materie, nonché con la comunità e il mondo più in generale.

Fondamentale sarà il ruolo dei dirigenti scolastici nell’introdurre il cambiamento nell’ambiente esistente per consentire ai docenti di organizzare il loro insegnamento in modo diverso, rendendo tangibili le idee e sperimentando nuove disposizioni spaziali della classe e nuove metodologie didattiche, guidando il processo di trasformazione e attivando risorse interne di supporto e di accompagnamento.

Il dirigente scolastico dovrà guidare il processo di progettazione dell’ambiente di apprendimento, attraverso la progettazione partecipata, allargata ai docenti e agli studenti, utilizzando opportuni supporti da parte di interior designer, promuovendo la progettazione di aula in linea con i metodi di apprendimento innovativi praticati dai docenti.

La progettazione

La realizzazione degli ambienti 4.0 richiede:

  1. spazi fisici;
  2. arredi e di tecnologie a un livello più avanzato rispetto a quelli base di cui oggi già dispongono le scuole;

In prima applicazione ci si indirizzerà verso:

  1. arredi mobili, modulari e scrivibili, che permettano un maggior grado di flessibilità nella rapida riconfigurazione dell’aula nella quale sono presenti
  2. monitor interattivi intelligenti
  3. dispositivi digitali per gli studenti con connessione wifi
  4. piattaforme cloud.

Successivamente si potranno concepire:

  • arredi trasformabili che possano essere riposti fino a liberare l’ambiente;
  • spazi che possano essere articolati per zone di apprendimento;
  • tecnologie che favoriscano l’esperienza immersiva;
  • installazione di più superfici di proiezione in collegamento con ambienti virtuali attraverso la connettività completa alla rete.

Il traguardo sarà l’eduverso, ovvero il metaverso in ambito educativo, cioè nuovi “spazi” di comunicazione sociale, maggiore libertà di creare e condividere, nuove esperienze didattiche immersive attraverso la virtualizzazione: il cosiddetto ambiente di apprendimento onlife.

Come progettare

Il dirigente scolastico dovrà coinvolgere tutta la comunità scolastica, esercitando concretamente l’autonomia didattica e organizzativa della scuola, coinvolgendo i docenti e gli studenti, costituendo subito il gruppo di progettazione, tipicamente formato da:

  1. il dirigente scolastico;
  2. l’animatore digitale;
  3. il team per l’innovazione;
  4. le funzioni strumentali.

Il gruppo di progettazione, ideando la Scuola 4.0, terrà conto di alcuni aspetti fondamentali quali:

  1. la progettazione (design) degli ambienti di apprendimento fisici e virtuali;
  2. la progettazione didattica basata su pedagogie innovative adeguate ai nuovi ambienti e l’aggiornamento degli strumenti di pianificazione;
  3. la previsione delle misure di accompagnamento per l’utilizzo efficace dei nuovi spazi didattici;
  4. il rafforzamento degli spazi di confronto e di autoriflessione della comunità dei docenti;
  5. l’attività di coordinamento in gruppi di progettazione didattica interdisciplinare;
  6. la revisione del curricolo e degli strumenti di valutazione.

Per la progettazione mirata degli interventi, SELFIE, uno strumento promosso dalla Commissione europea, sarà un utile supporto per l’autovalutazione di ciascuna scuola e potrà accompagnare la fase iniziale di mappatura delle aree da migliorare per favorire l’educazione digitale.

Il gruppo di progettazione, dopo avere ricavato da SELFIE i risultati dell’indagine conoscitiva, effettuerà la ricognizione delle attrezzature digitali già in possesso della scuola, così da integrarle nelle aule da trasformare o attrezzando ulteriori aule rispetto al target minimo previsto: innovare almeno la metà delle classi di ciascuna istituzione scolastica.

L’aula 4.0 sarà integrata con l’ambiente digitale di apprendimento, dove la classe potrà avere disponibili varie piattaforme di apprendimento, dall’e-learning alla realtà virtuale, affinché le tecnologie digitali forniscano feedback in itinere per monitorare e migliorare sia il processo di apprendimento che la sua valutazione in chiave formativa e motivazionale.

In sintesi, con l’azione Scuola 4.0, ci si muoverà in diverse direzioni:

Fonte: “Scuola Futura – PIANO SCUOLA 4.0” – Ministero dell’Istruzione. Italia Domani, Next Generation EU

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