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Procedimenti disciplinari: monitoraggio a tappeto

Con una circolare diramata nella giornata del 20 aprile il Ministero dell’Istruzione ricorda a tutti gli uffici periferici e alle istituzioni scolastiche gli obblighi previsti dalla direttiva del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 8 del 6 dicembre 2007.
Il Miur sottolinea anzi che il Dipartimento ha rilevato che sulla materia in questione l’Amministrazione scolastica è del tutto inadempiente.
La direttiva del 2007 imponeva infatti a tutte le pubbliche amministrazioni di "inviare all’indirizzo di posta elettronica ispettorato@funzionepubblica.it i dati relativi all’avvio dei procedimenti disciplinari ed agli esiti degli stessi", in particolare quelli attinenti alle "contestazioni mosse al dipendente, con specifico riferimento alla violazione imputata al medesimo, nonché il successivo esito del procedimento".
A questo punto la C.M. del 20 aprile chiarisce le procedure che le scuole dovranno seguire per regolarizzare le situazioni preesistenti e quelle in corso.
Per i procedimenti disciplinari attivati dopo il 1° gennaio 2012 le scuole e gli Uffici scolastici regionali dovranno trasmettere al Dipartimento della Funzione Pubblica tutti i dati del caso (contestazione degli addebiti, eventuale provvedimento di sospensione del procedimento disciplinare in pendenza di procedimento penale, provvedimento di archiviazione ovvero di applicazione della sanzione, qualifica del dipendente sottoposto a procedimento).
Per i procedimenti attivati tra il 1° gennaio 2008 e il 31 dicembre 2011 scuole e uffici regionali dovranno invece trasmettere i dati al Ministero stesso che, a sua volta, provvederà a inviare un riepilogo generale al Dipartimento della FP.
Tutto questo dovrà essere fatto entro il 31 maggio prossimo.
D’ora in poi, sottolinea la circolare, tutti gli atti inerenti i procedimenti disciplinari dovranno essere comunicati entro 5 giorni dalle scuole al Dipartimento della Funzione Pubblica e ai rispettivi uffici scolastici regionali.
Una ulteriore incombenza per le scuole che appare in assoluta controtendenza rispetto alla volontà, più volte espressa dal Governo, di semplificare al massimo adempimenti e procedure.
Una curiosità: la circolare ministeriale ricorda che l’ispettorato della Funzione Pubblica vigila e svolge verifiche sulla conformità dell’azione amministrativa operando “il controllo sul corretto esercizio dei poteri disciplinari, anche attraverso la collaborazione della Guardia di Finanza”.
Chi pensava che la Guardia di Finanza si dovesse preoccupare soprattutto di stanare gli evasori dovrà ricredersi:  il Ministero ci ricorda infatti che le “Fiamme Gialle” hanno anche il compito di tenere sotto controllo le procedure disciplinari di 3milioni di dipendenti pubblici.

Reginaldo Palermo

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