Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara è intervenuto oggi, 10 dicembre, a Roma, alla presentazione del progetto “W la Salute”, la nuova campagna promossa da Ministero della Salute, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, per sensibilizzare i bambini e le bambine verso comportamenti salutari con l’aiuto dei personaggi Disney.
Valditara contro le dipendenze
Ecco le parole del numero uno di Viale Trastevere rivolte ai piccoli studenti presenti: “Bimbi, l’uso e soprattutto l’abuso del cellulare non fa affatto bene. Dite ai vostri genitori di non darvi il cellulare. Usate la penna, la carta, il libro. Non creare questa dipendenza. No ai videogiochi violenti, pensate, ce ne sono alcuni in cui si impara ad ammazzare come bere un bicchiere di acqua. La scuola deve educare contro le dipendenze”,
“Non vogliamo psicologizzare la scuola, ma creare presìdi laddove ci sia reali necessità”, ha aggiunto, in merito alla presenza di psicologi a scuola.
Troppi alunni a scuola scontenti, necessario psicologo a scuola?
Lo scorso marzo il Ministro Valditara e il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi David Lazzari hanno firmato un protocollo triennale per supportare il mondo della scuola nelle possibili azioni volte alla prevenzione delle forme di disagio psicologico e di promozione del benessere, considerando gli studenti e le loro famiglie, i docenti, i dirigenti e il personale della scuola.
Come abbiamo scritto ieri, troppi alunni e studenti italiani vanno a scuola scontenti. A ricordarlo è stato il M5s con una nota nella quale riporta dei dati Ocse, dai quali risulta che “solo il 26% delle ragazze e il 17% dei ragazzi si dice contento di andare a scuola, contro una media europea del 56%”: alla luce di ciò, lo stesso partito politico ha presentato un emendamento alla Legge di Bilancio 2025 con il quale si chiede di introdurre in modo stabile lo psicologo nelle nostre scuole.
Una proposta, tra l’altro, niente affatto nuova: tra gli addetti ai lavori, ad esempio, Mario Rusconi, presidente Associazione nazionale presidi di Roma, sostiene da tempo che la presenza dello psicologo negli istituti scolastici sarebbe molto utile “per fornire consigli e suggerimenti non solo ai docenti, ma anche agli studenti e ai genitori”.