Troppi alunni e studenti italiani vanno a scuola scontenti. A ricordarlo è il M5s con una nota nella quale riporta dei dati Ocse, dai quali risulta che “solo il 26% delle ragazze e il 17% dei ragazzi si dice contento di andare a scuola, contro una media europea del 56%”: alla luce di ciò, lo stesso partito politico ha presentato un emendamento alla Legge di Bilancio 2025 con il quale si chiede di introdurre in modo stabile lo psicologo nelle nostre scuole. Una proposta, tra l’altro, niente affatto nuova: tra gli addetti ai lavori, ad esempio, Mario Rusconi, presidente Associazione nazionale presidi di Roma, sostiene da tempo che la presenza dello psicologo negli istituti scolastici sarebbe molto utile “per fornire consigli e suggerimenti non solo ai docenti, ma anche agli studenti e ai genitori”.
Dello psicologo nelle scuole si è parlato anche il 9 dicembre alla Camera, dove si è svolto il 19° convegno di APRE, Associazione di Psicoanalisi della Relazione Educativa.
Alla presenza di insegnanti universitari, dirigenti scolastici e membri vari di associazioni, si è cercato di comprendere come agire, anche a livello legislatgivo, per migliorare la salute mentale di chi si trova negli istituti scolastici tutti i giorni da docente, discente e lavoratore.
“Approvare la proposta di legge a mia firma che introduce la figura dello psicologo nelle scuole deve essere un primo, fondamentale passo per intervenire, in tempo, in situazioni a rischio”, ha detto Carmen Di Lauro, deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali della Camera.
“L’obiettivo – ha continuato la parlamentare pentastellata – è quello di migliorare i rapporti con i docenti e con le famiglie, per aiutare a elaborare emozioni che in una determinata fascia d’età possono essere dirompenti, per stimolare la cooperazione tra le parti”.
L’emendamento alla legge di bilancio è stato firmato da parlamentari di diversi schieramenti politici e questo è un valore aggiunto non indifferente.
“Il governo lo approvi e avvii questa piccola, grande rivoluzione – è l’esortazione dell’on. Di Lauro – e sono grata a tutti coloro che hanno partecipato, perché oggi, oltre a grande preparazione e competenza, ho riscontrato soprattutto la presenza di ciò che più conta: l’amore per la scuola”.