Home Alunni Rapporto Invalsi 2018: ancora molte differenze tra Nord e Sud, gli immigrati...

Rapporto Invalsi 2018: ancora molte differenze tra Nord e Sud, gli immigrati bene in Inglese

CONDIVIDI

Alla rilevazione 2018 dei livelli di apprendimento degli studenti italiani delle classi oggetto delle misurazioni annuali dell’INVALSI hanno partecipato: 29.337 classi di seconda primaria (grado 2) per un totale di 551.108 alunni; 29.520 classi di quinta primaria (grado 5) per un totale di 562.635 alunni; 29.032 classi di terza secondaria di primo grado (grado 8) per un totale di 574.506 alunni; 26.361 classi di seconda secondaria di secondo grado (grado 10) per un totale di 543.296 alunni.

Questi sono solo alcuni dei dati contenuti nel Rapporto Nazionale Invalsi 2018, presentato oggi al Miur per l’a.s. 2017/2018.

La Presidente Anna Maria Ajello ha evidenziato anche le novità di quest’anno appena concluso, introdotte dal Decreto Legislativo 62/2017: “Si tratta di innovazioni che hanno cambiato notevolmente la prassi delle prove e riguardano 4 aspetti:

1) la separazione delle prove dall’esame di Stato della terza secondaria di primo grado, così come richiesto dalle scuole, ma nello stesso tempo con l’obbligo per gli alunni di parteciparvi;

2) l’introduzione della prova di Inglese per il grado 5 (quinta primaria) e per il grado 8 (terza secondaria di primo grado);

3) la realizzazione delle prove al computer nel grado 8 e nel grado10, con correzione centralizzata delle prove stesse;

4) la restituzione individuale dei risultati delle prove del grado 8 non più con punteggi, ma per livelli descrittivi delle prestazioni cognitive proprie di ciascun livello”.

Prove di Italiano e Matematica

Mentre nella scuola primaria le differenze tra le diverse macro-aree del territorio italiano sono piccole e in

generale non significative statisticamente, in terza secondaria di primo grado, invece, i risultati medi tendono a divergere significativamente tra loro, tendenza che si consolida ulteriormente nella scuola secondaria di secondo grado, riproducendo il quadro che emerge anche dall’indagine internazionale PISA.

Il nord, anche in questo caso, ottiene risultati superiori sia alla media italiana che alla media OCSE, il centro ha un risultato in linea con la media dell’Italia, più bassa della media OCSE, e il sud e le isole hanno risultati inferiori sia alla media italiana che alla media OCSE.

Prove di Inglese

Analoghe differenze si riscontrano fra le macro-aree anche nei punteggi numerici delle prove d’Inglese.

Nel grado 5, nella prova di ascolto, la percentuale di alunni che non raggiunge il livello previsto (A1) dalle Indicazioni Nazionali per il primo ciclo d’istruzione in quinta primaria è del 30% circa nelle due macro-aree meridionali e insulari, mentre è al di sotto del 20% nelle due aree settentrionali e nel centro-Italia; nella prova di lettura le percentuali sono rispettivamente del 10% e del 5% circa.

Nel grado 8 le differenze tra le macro-aree si ampliano: la percentuale di alunni che non raggiunge il livello previsto (A2) dalle Indicazioni Nazionali nella prova di ascolto è del 67% nel Sud e Isole, del 62% nel Sud, del 38% nel Centro, del 30% nel Nord Ovest e del 27% nel Nord Est; nella prova di lettura le cose vanno meglio, ma le distanze tra le varie zone d’Italia restano marcate: non arriva al livello A2 il 41% degli alunni nel Sud e Isole, il 38% nel Sud, il 21% nel Centro, il 18% nel Nord Ovest e il 16% nel Nord Est.

Situazione preoccupante al Sud Italia e nelle Isole

Dalle prove emerge purtroppo che il sistema scolastico nell’Italia meridionale e insulare non solo appare meno efficace in termini di risultati conseguiti rispetto all’Italia centrale e soprattutto settentrionale, ma anche meno equo: la variabilità dei risultati tra scuole e tra classi nel primo ciclo d’istruzione è consistente e in ogni caso più alta che al nord e al centro, così come sono più alte le percentuali di alunni con status socio-economico basso che non raggiungono livelli adeguati nelle prove. In particolare, sono preoccupanti gli esiti di Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Molto bene il Nord Est 

Il Nord Est si segnala per alcune caratteristiche positive. Pur partendo da posizioni in seconda primaria non particolarmente brillanti, migliora progressivamente i propri risultati da un grado scolare al successivo fino, in seconda secondaria di secondo grado, a sorpassare di alcuni punti, in Matematica, anche il Nord Ovest. È inoltre l’area dove il sistema scolastico appare non solo più efficace in base ai risultati ma anche relativamente più equo in confronto al resto d’Italia: la variabilità tra scuole e tra classi nel primo ciclo d’istruzione è più ridotta e altrettanto dicasi per le percentuali di alunni di status socio-economico basso che non raggiungono il livello 3 in Italiano e in Matematica, e il livello A2 in Inglese al termine del ciclo.

Differenze di genere

A conferma dei risultati delle prove PISA, anche dalle rilevazioni Invalsi emerge, in generale, che nei test che hanno a che fare con la competenza linguistica le femmine ottengono punteggi migliori dei maschi, mentre nei test di contenuto matematico e, in minor misura, scientifico avviene per lo più il contrario.

In Inglese, le femmine, come già in Italiano, raggiungono risultati più alti dei maschi di 5 punti circa sia nella prova di ascolto (listening) che nella prova di lettura (reading) nel grado 5 e aumentano a 8 e 9 punti, rispettivamente, il proprio vantaggio sui compagni dell’altro sesso nel grado 8.

L’ambiente di provenienza conta

L’ambiente di provenienza influisce sulla motivazione a imparare, sulle aspettative future, sui risultati delle prove di apprendimento e in generale sul profitto e sulla carriera scolastica e professionale degli studenti.

In tutte le materie testate dall’INVALSI e in tutti i gradi scolari, dalla scuola primaria alla scuola secondaria di secondo grado, è quindi osservabile una correlazione positiva tra indice di status e punteggio nelle prove.

In sostanza dai risultati delle prove emerge che mediamente, gli alunni che partono da condizioni più favorevoli conseguono migliori risultati degli alunni svantaggiati e viceversa.

Gli immigrati vanno bene in Inglese

Mentre in tutti i gradi scolari gli alunni stranieri ottengono in Italiano e in Matematica punteggi nettamente inferiori a quelli degli alunni italiani, c’è una materia in cui gli alunni stranieri conseguono risultati simili a quelli dei loro compagni italiani: l’inglese. Anzi, in varie regioni, gli stranieri, in particolare di seconda generazione e nella prova di ascolto (listening), fanno meglio degli italiani.