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Ricorso dei prof di strumento danneggiati dal taglio di un’ora nel Licei musicali?

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E chi non è passato di ruolo per causa del taglio di un’ora, delle due previste nel curricolo,  di strumento nei licei musicali cosa deve fare? In altre parole, considerato che ben due sentenze del Tar del Lazio, e quella definitiva del Consiglio di Stato, hanno stabilito l’illegittimità della soppressione di un’ora di strumento nel Licei musicali, coloro che stavano per passare di ruolo, già all’epoca dello sforbicio, ma è stato loro impedito per l’incomprensibile scelta del Ministero, cosa devono fare?

Diritto-dovere di ricorrere

Hanno cioè il dovere di adire ancora le vie legali e mettere sotto accusa il Miur chiedendo perfino i danni del loro mancato passaggio a ruolo? Un risarcimento insomma?

Sul sito Facebook: “Sos- Salviamo le ore di strumento musicale”, ancora una volta i professori danneggiati da tanta illegittima scelta, si stanno organizzando per proporre un ricorso collettivo contro il Ministero; ricorso che tuttavia appare ancora più urgente e improcrastinabile per il fatto che, mentre sono in corso le operazioni di trasferimento e di utilizzazione, nessuna riposta arriva dal Palazzo della Minerva.

Nessuna riposta, con le operazioni di mobilità in corso

Nessuna, né sul merito del ricorso, vinto appunto dai docenti e dalle famiglie degli alunni che si sono privati di un ora del loro curricolo, né su quello che si intende fare, né su come procedere.

Silenzio assoluto, mentre il ministro Bussetti, che è uomo di scuola e che conosce bene gli inghippi della scuola e le sue turbolenze burocratiche, non ha dato nessuno risposta a questo popolo di docenti, in attesa di sede, posizione, stato giuridico.

Muro di gomma

Una di quelle solite situazioni all’italiana, col classico muro di gomma contro cui si sbatte ma da cui si viene respinti senza che qualcuno dia conto e soddisfazione, che apra insomma anche un minimo di confronto.

Un monologo insomma in attesa di Godot, ancora più assurdo dopo le tante sentenze favorevoli ai docenti.