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Rinnovo Consigli d’Istituto, parte la presentazione delle liste ma i candidati prof latitano

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Si svolgerà nella prima decade di novembre la presentazione dei nominativi per i rinnovi dei Consigli d’Istituto relativi al triennio 2015-2018, ma i candidati scarseggiano.

Per consegnare le liste c’è tempo sino a 6 o 7 novembre (dipende da come le scuole hanno interpretato le indicazioni temporali del Miur). Il numero degli eletti varia dalla quantità di alunni iscritti. La maggior parte delle scuole si colloca al di sopra delle 500 iscrizioni: in tal caso, l’organo collegiale sarà composto da 19 membri: il dirigente scolastico, 8 docenti, 8 genitori e 2 Ata.

Nelle liste possono essere inseriti il doppio del numero dei candidati da eleggere per ogni categoria: quindi, 16 docenti, altrettanti genitori e 4 Ata.

Il personale docente e i genitori che si recheranno alle elezioni – in programma domenica 22 novembre e lunedì 23 novembre, in orario antimeridiano – potranno esprimere 2 preferenze.

Amministrativi, tecnici, ausiliari e Dsga, invece, potranno indicare non più di 1 candidato.

Ricordiamo che da quest’anno, con l’approvazione della Legge 107/15, uno dei tre insegnanti componenti del Comitato di Valutazione dovrà essere individuato proprio tra quelli eletti nel Consiglio d’Istituto (gli altri due attraverso il Collegio dei Docenti). E ricordiamo che assieme a un componente esterno alla scuola, uno o due genitori e uno studenti (alle superiori), il Comitato di Valutazione sarà chiamato a verificare l’operato dei docenti neoassunti e definirà i criteri per la ripartizione del fondo previsto per incentivare il “merito” professionale. L’entità dei compensi spetterà poi al dirigente scolastico.

Ma essere scelti per far parte del Comitato di Valutazione non sarà un impegno da poco: a parte la difficoltà nell’individuare il metodo per individuare il personale più meritevole, vale la pena soffermarsi sul fatto che che il comma 117 della L. 107/15 prevede che “il personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova è sottoposto a valutazione da parte del dirigente scolastico, sentito il comitato per la valutazione istituito ai sensi dell’articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297”.

 

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Inoltre, di recente, attraverso il D.M. n. 850 del 27/10/2015, è stato stabilito che “al termine dell’anno di formazione e prova, nel periodo intercorrente tra il termine delle attività didattiche – compresi gli esami di qualifica e di Stato – e la conclusione dell’anno scolastico, il Comitato per la valutazione dei docenti deve essere convocato dal dirigente scolastico per procedere all’espressione del parere sul superamento del periodo di formazione e di prova”.

Insomma, chi farà parte del Comitato di Valutazione verrà di sicuro convocato in piena estate. Considerando poi che tra le riunioni ordinarie e straordinarie, le sedute del Consiglio d’Istituto sono in genere una decina l’anno, si comprende il perché in molti istituti scarseggiano i docenti disposti a candidarsi.

Anche perché, ricordiamo, la presenza nel Consiglio d’Istituto non comporta nemmeno un piccolo rimborso spese. Mentre, quasi sempre chi ne fa parte è oggetto di critiche, quasi sempre gratuite, a volte anche pesanti, derivanti quasi sempre dall’eccessivo collaborazionismo con la dirigenza scolastica.

Se a tutto ciò sommiamo la crisi di ideali e di appartenenze, anche sindacali, viene da sé che con ogni probabilità in molte scuole le liste non abbonderanno. E il numero di docenti candidati si conteranno sulla punta delle dita.

 

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