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Scuola e giovani. Veltroni e Berlusconi scrivono agli italiani

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Il candidato premier del Partito Democratico, a pochi giorni dalle elezioni, come il suo rivale alla presidenza del Consiglio del Popolo della Libertà, si rivolge agli italiani con una lettera. Walter Veltroni ha deciso di dare attenzione in particolar modo ai docenti perché sente “il dovere di prendere adesso, in un rapporto diretto con chi ogni giorno è impegnato nell’attività dell’educazione dei nostri bambini e ragazzi, qualche impegno concreto in tema di scuola”.

Veltroni parla di “autonomia”, di “carriera degli insegnanti” e di “qualità delle strutture scolastiche”.
In primo luogo bisogna “ costruire –spiega il leader del Pd- un grande accordo con Comuni, Province e Regioni per fare delle scuole, progressivamente, gli edifici più belli ed accoglienti del quartiere, del paese. Edifici aperti ai giovani e agli adulti, veri e propri centri di vita culturale, sportiva, ricreativa. Si può fare. Cominceremo da 100 istituti pilota, uno per provincia, e partiremo dalle realtà più difficili”.
Ma non solo, è anche importante “premiare e valorizzare l’impegno, la capacità didattica, la qualità dell’insegnante. E’ un problema di livello degli stipendi, certo”. Ma è anche questione di soddisfazione nel vedere riconosciuto il valore di un impegno individuale”.
E se Walter Veltroni scrive a docenti, Silvio Berlusconi nella sua lettera si rivolge, anche se con minore accento, ai giovani del Sud Italia dicendo che è indispensabile uno “sforzo straordinario” per ridare “ai giovani del Meridione la speranza di un futuro da vivere nella propria terra”. E, continua ancora il premier del Pdl, “daremo il pieno sostegno delle istituzioni nazionali a tutte le iniziative di ribellione anti racket messe in atto dai giovani”.