Home Archivio storico 1998-2013 Indicazioni nazionali Stipendi prof: per l’Ocse in Italia si spende “solo” l’81,7%

Stipendi prof: per l’Ocse in Italia si spende “solo” l’81,7%

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Secondo l’Ocse il livello di spesa che nel 2005 l’Italia sosteneva per gli stipendi dei docenti della scuola sarebbe stato pari all’81,7% dell’investimento complessivo dello Stato per il comparto istruzione. Il dato, incluso nel rapporto “Education at a Glance“, pubblicato il 9 settembre, anche se datato di tre anni appare comunque molto distante dal 97% cui ha fatto più volte riferimento il Miur nelle scorse settimane per giustificare l’anomalia dell’elevata spesa italiana per il comparto scuola.
In base alla tabella messa a disposizione agli addetti ai lavori, la spesa sostenuta per pagare i nostri docenti sarebbe quindi in linea con quella delle altre nazioni: la media Oecd relativa alle retribuzioni è infatti dell’80,5% di spesa totale. Altri Paesi, come il Belgio, la Grecia, la Svizzera e soprattutto il Portogallo (96,5%) spenderebbero invece per pagare i docenti una percentuale molto più dell’Italia.
Dal rapporto Ocse emerge anche, ma questa non è una novità, che il nostro Paese investe per l’Istruzione e per l’Università una quota inferiore alla media delle altre nazioni avanzate: per la scuola il 3,29 del Pil contro il 3,80 dei paesi dell’area Ocse. Un dato che fa molto pensare, soprattutto se raffrontato a realtà vicine a noi come la Francia, il Belgio e la Svizzera che investono per i l’educazione di base e superiore dei loro studenti una quota che oltrepassa i 4 punti Pil. Se poi si guarda all’Università in Italia va ancora peggio, visto che siamo fermi allo 0,93 (in Corea si spende il 2,42!) contro la media Ocse dell’1,46.
I realizzatori del rapporto hanno riferito che su scuola e istruzione l’Italia ha dei livelli di spesa in linea con la media dei paesi industrializzati solo per i primi gradi, elementari e medie, ma valori nettamente più bassi sui livelli più elevati, fino all’università. Sulla spesa erogata per le elementari in Italia ci sono poi delle peculiarità che distorcerebbero i dati: i salari degli insegnanti, la componente più rilevante delle spese, sono più bassi della media, ma le classi sono meno numerose e quindi la spesa per studente finisce per risultare in linea con la media Ocse.
Ed è la spesa per studente che secondo l’Ocse va utilizzata come riferimento: “Per determinare il potenziale impatto sulla qualità dei sistemi di istruzione – avverte lo studio – le risorse investite nell’educazione vanno giudicate in relazione al numero di studenti coinvolti”.

Il rapporto ha esaminato anche la spesa per studente erogata dall’Italia (escluse le materne): è di 7.540 dollari per studente, a fronte di una media Ocse di 7.527 dollari. Per le elementari l’Italia spende 6.835 dollari per studente, contro i 6.252 della media Ocse, alle scuole medie spende 7.648 dollari contro i 7.804 della media Ocse. E’ nel sistema terziario, fine liceo e università, che emerge il divario più consistente: in questo caso l’Italia spende 8.026 dollari per studente, un abisso rispetto agli 11.512 dollari spesi in media dai 30 paesi dell’Ocse.