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Stipendi scuola maggio: manca ancora il taglio del cuneo fiscale. La Cisl scrive al MEF

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Numerosi lettori ci hanno segnalato che neppure nelle buste paga del mese di maggio è stata applicata la riduzione del cuneo fiscale prevista in legge di bilancio e che dovrebbe decorrere da gennaio. I lettori lo hanno constatato accedendo alla propria area riservata dove sono consultabili i cedolini dello stipendio.
La notizia era già stata data dalla nostra testata qualche giorno fa e si basava, in quel momento, su indiscrezioni di stampa; adesso però c’è “la prova provata”
La riduzione è di non poco conto perché vale dagli 80 ai 100 euro netti pro capite a seconda del profilo di appartenenza. In pratica dovrebbe trattarsi di non meno di 400 euro in tutto tenuto conto che il taglio decorre dall’inizio del 2025.
Commenta Ivana Barbacci, segretaria generale di Cisl Scuola: “Sono state del tutto disattese anche le promesse di liquidare il dovuto con una emissione straordinaria, come il nostro sindacato aveva chiesto già il mese scorso dalla CISL Scuola”.
“A questo punto –
aggiunge la segretaria generale – rinnoviamo la nostra richiesta al Ministero dell’Economia e delle Finanze affinché si provveda a liquidare con urgenza ciò che spetta a lavoratrici e lavoratori. Ogni ulteriore ritardo sarebbe intollerabile, anche alla luce di un’emergenza salari che è sotto gli occhi di tutti e sulla quale in questi giorni ha posto l’accento, fra gli altri, anche il Capo dello Stato”.
E, sempre da Ivana Barbacci, arriva la notizia che Cisl Scuola ha anche chiesto alla confederazione di intervenire presso il MEF.