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Test sierologici a docenti e Ata, il Governo accelera. Azzolina: la gara è partita. Dubbi però sui fondi

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Il Governo stringe i tempi sulla realizzazione dei test sierologici al personale e a campione agli alunni, da fare a settembre: il 14 luglio, un tavolo tecnico con i ministeri di Sanità, Istruzione, Affari regionali e Regioni, Comuni e l’ufficio del Commissario Domenico Arcuri si è riunito nella sede della Protezione civile a Roma per accelerare il censimento del personale della scuola da sottoporre al test.

Il tempo stringe

L’obiettivo del tavolo è anche quello di organizzare tempi e modi dello screening prima dell’inizio dell’anno scolastico, dal momento che mancano poco più di 40 giorni.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha confermato, a questo proposito, quanto detto qualche giorno fa dal commissario straordianario Domenico Arcuri: “la gara per i test sierologici al personale scolastico è partita. Siamo pronti anche con la gara per i banchi”.

“C’è tanto lavoro da fare ma – ha aggiunto la titolare del MI – lo stiamo facendo, tutti insieme, remando dalla stessa parte. Nell’interesse di studentesse e studenti che devono tornare a scuola in presenza e in sicurezza”.

Dubbi sui fondi necessari

Sull’entità dei fondi disponibili per un rientro regolare e in sicurezza, tuttavia, permangono dei dubbi. Ad esprimerli è stata la Regione Friuli Venezia Giulia, che ha chiesto una verifica in ordine alle risorse disponibili, se già messe a preventivo, per quei medici di medicina generale che verranno coinvolti nelle analisi sierologiche previste sul personale scolastico in vista dell’apertura delle lezioni il prossimo settembre.

Il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga, ha manifestato preoccupazione per la copertura finanziaria a livello nazionale che dovrebbe sostenere i test sierologici in base ai quali, secondo una stima citata dal commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, potrebbe rendersi successivamente necessario un approfondimento diagnostico con il tampone su circa il 5% del personale scolastico.

“Se pensiamo alla data di settembre – ha osservato Fedriga – rischiamo di essere già tardi. E proprio per questo siamo pronti a fornire al Governo tutta la collaborazione della nostra organizzazione, all’interno però di un quadro economico chiaro, che preveda le coperture adeguate per tutte quelle misure di protezione che l’Esecutivo deciderà di adottare”.