
A partire dall’anno scolastico 2024/2025, nella scuola primaria la valutazione sarà espressa attraverso giudizi sintetici. I livelli di apprendimento per ciascuna disciplina, compreso l’insegnamento di educazione civica, saranno classificati con giudizi da “Ottimo” a “Non sufficiente”.
Oltre all’Ordinanza, il Ministero ha pubblicato una nota il 23 gennaio 2025, contenente indicazioni operative per l’applicazione delle nuove norme. Particolarmente utile è la sezione finale della nota, che include esempi pratici per la redazione del Documento di valutazione nella scuola primaria.
I compiti del dirigente e dei docenti
Per una corretta attuazione del nuovo impianto valutativo, il dirigente deve convocare il Collegio docenti per aggiornare i criteri nel PTOF, collaborare con i dipartimenti per la valutazione formativa, favorire la creazione di pratiche condivise e aggiornare strumenti come i registri elettronici. È essenziale anche un’informazione puntuale e chiara alle famiglie.
I docenti, da parte loro, devono elaborare i nuovi giudizi sintetici, partendo dalle Indicazioni Nazionali e deliberando criteri comuni attraverso il Collegio. Il documento di valutazione deve essere chiaro e trasparente, includere gli obiettivi disciplinari e aggiornare la comunicazione anche in funzione della presenza di famiglie straniere.
Il Consiglio d’istituto, infine, stabilisce le modalità di comunicazione scuola-famiglia, attraverso strumenti come colloqui individuali o tutorial informativi. È importante sottolineare che la comunicazione non deve essere negoziazione, ma trasparenza: le famiglie devono essere informate con chiarezza sui processi di apprendimento.
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ESEMPI PRATICI
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