Home Attualità Anche Peppa Pig nell’agone politico: indottrinamento gender?

Anche Peppa Pig nell’agone politico: indottrinamento gender?

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Quando si chiede a qualche politico in campagna elettorale di rispondere a domande intorno ai diritti civili, per lo più si risponde che a lui interessano argomenti più importanti come tasse e lavoro. Ma ora che la Rai trasmette un episodio di Peppa Pig, la maialina antropomorfa amata dai bambini, nel quale compaiono due mamme, e dunque una coppia lesbica, apriti cielo! La frase più tenera recita: è indottrinamento gender.

Perché quando le cose non piacciono, scatta subito il concetto di indottrinamento. 

Dichiara Federico Mollicone, responsabile cultura di Fratelli d’Italia: “È inaccettabile la scelta degli autori del cartone animato Peppa Pig di inserire un personaggio con due mamme. Ancora una volta il politicamente corretto ha colpito e a farne le spese sono i nostri figli. Ma i bambini non possono essere solo bambini? Come ha dimostrato recentemente Giorgia Meloni siamo e saremo sempre in prima linea contro le discriminazioni, ma non possiamo accettare l’indottrinamento gender. Per questo chiediamo alla Rai, che acquista i diritti sulle serie di ‘Peppa Pig’ in Italia col canone di tutti gli italiani, di non trasmettere l’episodio in questione su nessun canale o piattaforma web”. 

L’episodio è intitolato, Famiglie e  Penny, nel descrivere la sua famiglia, racconta: “Io vivo con la mia mamma e l’altra mia mamma. Una mamma fa il dottore, l’altra cucina spaghetti. E io adoro gli spaghetti”.

A stretto giro, risponde Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra italiana: “Fdi non ha di meglio da fare che prendersela con Peppa Pig. Una notizia per loro: le famiglie arcobaleno esistono e fanno parte della vita di tutte e tutte noi. Oscurarle significa vivere fuori da questo mondo. Chiedere la censura preventiva ci ricorda chi sono”.

Da un altro versante, spuntano pure i gruppi “Prolife” che hanno lanciato una raccolta di firme contro “il gender nei cartoni”.

Come si vede, dunque, anche i cartoni animati hanno una loro importanza nel dibattito politico, mentre viene del tutto dimenticato quel principio di libertà artistica e creativa di cui dovrebbero disporre gli autori, a patto di censurarli, mentre nessuno mai può più nascondere che ormai sono molte le famiglie con due mamme o due papà, ma anche con un solo genitore da amare per un periodo perché il successivo appartiene all’atro.