Home Politica scolastica Anddos alla preside: spieghi l’omofobia

Anddos alla preside: spieghi l’omofobia

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A tal proposito l’Anddos (Associazione Nazionale Contro le Discriminazioni da Orientamento Sessuale ), un’associazione senza fini di lucro nata nel luglio del 2012 dall’iniziativa di numerosi Circoli Privati ed Associazioni LGBT sparse su tutto il territorio italiano, prende carta e penna, e scrive una lettera alla preside (http://www.anddos.org/anddos-scrive-alla-preside-del-liceo-stabili-trebbiani-di-ascoli-piceno/ ). Nella lettera si legge: “Il pregiudizio omofobico è solo un atteggiamento irrazionale, figlio di una ignoranza culturale che affonda le sue radici anche nella scuola, come nel Suo caso. Lei, Preside, ha colpito nel modo più violento diversi ragazzi che, anche nella sua scuola, stanno vivendo e scoprendo proprio adesso la propria omosessualità, tra le difficoltà, le crisi, i disagi e, a volte, anche i tentati suicidi, che questo comporta, specie nella fase delicatissima dell’adolescenza “. E ancora: “Questo Suo atteggiamento discriminatorio pone l’accento di come pregiudizi, violenze, bullismo, intolleranza siano l’espressione e la conseguenza diretta del fallimento e un errato processo educativo. L’espressione mortificante di una società che non sa educare. La invitiamo, pertanto, a rettificare immediatamente e pubblicamente il senso delle sue esternazioni, cercando d’ora in poi di individuare i migliori strumenti educativi per poter combattere e superare pregiudizi, discriminazioni, innescando così con il Suo corpo docente ed alunni i processi di comunicazione, socializzazione e integrazione, in grado davvero di sviluppare i valori di uguaglianza, pluralismo e rispetto nei confronti di tutte e tutti. Nel caso le sue dichiarazioni o il suo silenzio risultassero per noi inefficaci, la nostra associazione forte degli oltre 100,000 iscritti, si riserverà il diritto di agire in tutte le sedi opportune, Istituzioni, MIUR e provveditorato, affinchè vengano presi seri provvedimenti “. Una situazione delicata, sicuramente sfuggita di mano.