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Area di interesse archeologico in Calabria apre alle scuole

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L’Italia ha necessità di rilanciarsi in tanti campi e non certo ultimo quello turistico. La scuola potrebbe essere d’aiuto in questa missione per promuovere aree di grande interesse storico e archeologico.

Puntare sul passaparola di studenti e docenti che hanno visitato “virtualmente” alcuni musei o monumenti, è senz’altro uno strumento da non trascurare.

Con questo spirito unito alla voglia di innovare, mantenersi al passo dei tempi e offrire anche in tempo di Covid 19 l’occasione di visite,  in Calabria, la Direzione regionale dei Musei Calabria ha aperto il Museo di Roccelletta di Borgia alle visite delle scolaresche, anche se, in attesa di altro, con i mezzi della rete.

L’iniziativa ha registrato successo con i giovanissimi internauti che non solo hanno ammirato l’area, ma hanno partecipato attivamente: potenza della tecnologia! L’Area conserva, con qualche traccia della greca Scillezio, fondazione ateniese, la grande città romana di Colonia Minervia Scolacium, fondazione dell’età del Gracchi, dopo il 124 a.C., rifondata da Nerva (96-8 d.C.), come Colonia Minervia Nervia Augusta Scolacium; sono venuti alla luce Teatro, Anfiteatro, Foro, Basilica, Portico e molto altro; e colpisce l’imponente mole della chiesa abbaziale di Santa Maria della Roccella, di età normanna. Nel Museo, sono ottimamente presentati, reperti dall’età greca a quella romana e altomedievale. La città fu patria del celebre Magno Aurelio Cassiodoro Senatore, figura di alto rilievo politico, teologico e culturale del VI secolo.

“Si tratta di un’iniziativa – spiega la Direttrice Elisa Nisticò – che si rivolge alle scuole – e mira a valorizzare il patrimonio storico e artistico della nostra Regione. Nell’Italia meridionale – prosegue – penso a Sicilia e Calabria non sono poche le aree che meritano di essere visitate e studiate. Dalla visita virtuale speriamo si possa passare presto  a quella reale e senz’altro l’ “esplorazione” che gli studenti hanno effettuato non solo rappresenta per loro un arricchimento culturale ma anche un’occasione di promozione del territorio grazie all’inevitabile passaparola che ne deriva”.