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Assicurazione sanitaria e contro gli infortuni di docenti e personale scolastico, per Valditara le novità sono figlie d’una nuova cultura

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Il ministero dell’Istruzione del merito si sta impegnando per “la diffusione nelle scuole dalla cultura assicurativa e per la formazione docenti”: a dirlo è stato, il 2 luglio, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, a margine dell’assemblea annuale dell’Ania e della sottoscrizione del protocollo (riservato alle scuole secondarie) tra la stessa Ania con il dicastero bianco di Viale Trastevere.

“Siamo partiti – ha detto il numero uno del Mim – inserendo l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale nelle nuove linee guida sull’educazione civica, come obiettivi di apprendimento obbligatori, proprio perché i giovani devono essere consapevoli delle opportunità e dei rischi per quanto riguarda in particolare il tema dell’assicurazione e della previdenza. Inoltre abbiamo promosso come misura welfare per i docenti e il personale della scuola l’assicurazione sanitaria che partirà dal 2026“.

Valditara ha anche detto che “è già pronto l’emendamento per stabilizzare per tutto il personale della scuola l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro che prima di noi non era prevista”.

Secondo il ministro “il tema assicurativo è fondamentale proprio per garantire la sicurezza e quindi è un tema strategico come sottolineato dal messaggio del presidente della Repubblica” all’assemblea Ania.

L’accordo del 2 luglio, ha detto ha detto il presidente dell’Ania, Giovanni Liverani, dal palco dell’assemblea annuale dell’associazione, “è un importante protocollo di intesa per promuovere e diffondere la cultura assicurativa nelle scuole superiori di primo e secondo grado”.

Per quanto riguarda l’assicurazione contro gli infortuni nei settori dell’istruzione e della formazione, la norma a cui ha fatto riferimento il ministro Giuseppe Valditara è l’articolo 18 del Decreto Lavoro di fine 2023, in base alla quale l’assicurazione, finora limitata agli ambienti di laboratorio e alle palestre, è stata estesa a ogni ambiente di istruzione e formazione, comprese le attività di orientamento al lavoro.

Come abbiamo già avuto modo di scrivere, si ricorda che la copertura assicurativa riguarda esclusivamente gli infortuni e non le situazioni in cui i danni sono legati ad una qualche forma di responsabilità civile di un operatore scolastico o di un alunno.
Un caso classico è quello che si verifica quando un alunno mette in atto un comportamento che causa un danno ad un altro alunno o alla struttura scolastica (arredi compresi).
I danni legati alla responsabilità civile sono frequenti soprattutto nei casi di gite e viaggi di istruzione e nulla hanno a che vedere con gli infortuni.

Più recente, invece, è l’assicurazione sanitaria estesa al personale scolastico, introdotta dal decreto legge PA pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 marzo 2025: si tratta del decreto 25 e le disposizioni sulla assicurazione sono contenute nel comma 6 dell’articolo 14. L’assicurazione, come abbiamo già scritto, coprirebbe i circa un milione di lavoratori operanti nel settore della scuola e con un rimborso a regime fino a 3mila euro per le spese mediche sostenute. 

Per quanto riguarda, infine, definizione dei criteri e delle modalità di accesso al sistema di assistenza integrativa per il personale della scuola, come ha scritto La Tecnica della Scuola, questi aspetti saranno definiti in sede di contrattazione collettiva integrativa a livello nazionale.