Home Attualità Benvenuto Gianluca Rapisarda, un docente cieco che “vede” lontano

Benvenuto Gianluca Rapisarda, un docente cieco che “vede” lontano

CONDIVIDI

Gianluca Rapisarda è l’ultima “new entry” dei nostri bloggers. Si aggiunge ad Aluisi Tosolini, Giovanni Morello, Lucio Ficara, Amelia De Angelis, Nicola Bruni, Paolo Bozzaro e Anna Maria Bellesia, debuttando con la nostra “squadra” proprio in occasione del suo 43° compleanno.

Il neo collaboratore incarna a tutti gli effetti uno di quei molteplici esempi di coraggio e di ammirevole pervicacia che spinge i minorati della vista ad affrontare la propria disabilità per inserirsi nella società attiva. Basti dire in proposito che il poco più che quarantenne e vulcanico Gianluca ha conseguito due lauree, una in Lettere e l’altra in Pedagogia, ed è pure in possesso del diploma universitario in Vigilanza e del dottorato di ricerca in Processi Formativi,

Insegna Storia e Filosofia al liceo scientifico “Galileo Galilei” di Catania e, da non vedente, è stato presidente dell’Istituto per ciechi della città etnea.

Oggi è consigliere nazionale della Federazione Pro Ciechi e direttore scientifico dell’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione dell’UICI.

Gianluca Rapisarda si interessa, inoltre, di Pedagogia speciale e di Didattica inclusiva e scrive correntemente per le riviste specializzate “Corriere dei ciechi” e “Corriere Braille” e per il noto portale sulla disabilità “Superando”.

Da oggi, 1° dicembre 2016, con il suo primo blog sulla legge delega sull’inclusione scolastica collabora anche con noi de “La Tecnica della Scuola”.

Il suo sogno? Quello di una scuola dove l’inclusione non sia un “optional”.

Infatti, come ci ha detto in questi giorni (e noi non possiamo che concordare con lui) “una scuola non inclusiva non è dignitosa e non si può dire consona ad un Paese civile. Un sistema scolastico che non sa formare adeguatamente i docenti di sostegno pratica solo la cultura dell’”inserimento” e non dell’integrazione. La vita di uno Stato che non investe nella ricerca anche tiflologica non è degna di essere vissuta”.

A Gianluca Rapisarda diamo dunque il nostro gradito benvenuto ed auguriamo i migliori successi professionali ed un più che proficuo lavoro con la nostra testata.