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Bibbia Educational: le Sacre Scritture in dvd per favorire l’integrazione

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In attesa che il Ministero della pubblica istruzione si esprima sulla proposta di introdurre la Bibbia come libro di testo, avanzata nei mesi scorsi da oltre diecimila cittadini, tra cui anche intellettuali non credenti, si susseguono le iniziative per introdurla nelle scuole come strumento d’integrazione attraverso progetti ad hoc. 
Uno dei più interessanti si chiama “Bibbia Educational” ed intende proporre il testo in versione digitale ad alcune Regioni italiane: se lo scorso anno furono oltre cento istituti del Lazio a beneficiarne, nelle prossime settimane grazie all’interessamento dalla Fondazione Cariplo toccherà alla Lombardia.
Il testo di riferimento per i cattolici verrà proposto in formato multimediale in 120 scuole medie e superiori lombarde attraverso un corso in 14 dvd e altrettanti cd-rom. “Il progetto – tengono a specificare i promotori – è finalizzato non solo all’approfondimento delle Sacre Scritture, ma anche a favorire il dialogo tra gli appartenenti alle tre religioni abramitiche: cristiani, musulmani e ebrei”.
I dischi contengono infatti 14 dei 21 film sui personaggi della Bibbia, prodotti dalla Lux Vide e già trasmessi dalla Rai e da oltre cento televisioni mondiali, realizzati con la collaborazione di studiosi delle tre diverse religioni così come i sussidi didattici interattivi.
Il progetto, curato da Pasquale Troìa e presentato il 12 febbraio a Milano, potrebbe prossimamente essere esteso a Toscana, Liguria e Sicilia. “Bibbia Educational – ha detto il presidente della Fondazione, Giuseppe Guzzetti – è un potente strumento di integrazione. Per questo abbiamo deciso di sostenere questo progetto che non ha solo un solido contenuto di carattere educativo, ma anche una forte valenza interculturale. Se non parte dalla scuola difficilmente l’integrazione si può realizzare”.
“Un progetto come questo – ha aggiunto Joaquin Navarro-Valls, ex responsabile della sala stampa vaticana – crea un clima: se io sono cristiano, attraverso lo studio della Bibbia io so chi sono, ma allo stesso tempo ho un aiuto per valutare quello che l’altro crede”.
Matilde Bernabei, presidente della Lux Vide, ha detto che “producendo questi film volevamo che si tornasse a parlare di Dio, pensando ai vuoti culturali che ci sono nel mondo”. Positivo anche il commento di Osama Al Saghir, già presidente dell’associazione dei Giovani Musulmani d’Italia: “la scuola deve servire a crescere insieme, attraverso un confronto positivo, riscoprendo le origini comuni”. Dello stesso parere Daniel Fishman, studioso della Comunità Ebraica, l’iniziativa rappresenta anche un’occasione per “creare linguaggi e codici comuni”.