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Calo demografico: senza alunni stranieri avremmo 35mila classi e 70mila docenti in meno

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Il calo demografico sta diventando ormai un dato strutturale: lo rileva l’Istat nel suo Rapporto annuale presentato alla stampa nella giornata del 20 giugno.
Nel 2018 sono stati iscritti in anagrafe per nascita oltre 439 mila bambini, quasi 140 mila in meno rispetto al 2008.
Le cause sono molteplici, a cominciare dal fatto che  il 45% delle donne tra i 18 e i 49 anni non ha ancora avuto figli anche se per la verità coloro che dichiarano che l’avere figli non rientra nel proprio progetto di vita sono meno del 5%.
Ad attutire il calo demografico ci pensano i migranti: i cittadini stranieri residenti in Italia al gennaio 2019 sono di 5,2 milioni (l’8,7% della popolazione). I minori di seconda generazione sono 1 milione e 316 mila, pari al 13% della popolazione minorenne; di questi, il 75% è nato in Italia (991 mila).
Finora le dinamiche demografiche hanno influito non poco sull’evoluzione del sistema scolastico, ma d’ora in avanti le conseguenze potrebbero essere molto più pesanti.
Nel corso degli anni la percentuale di alunni stranieri nelle classi è via via aumentato e attualmente sfiora il tetto dei 10 punti percentuali.

calo demografico
Come si può constatare da questa tabella ripresa proprio dal Rapporto Istat gli studenti di origine straniera sono ormai più di 800mila: un numero davvero consistente che corrisponde ad almeno 35mila classi e a 70mila insegnanti.