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Caro energia, temperature più basse in classe: Comune campano regala maglie pesanti e sciarpe agli studenti

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Un modo particolare di ovviare al freddo invernale in arrivo quello pensato da un Comune del salernitano, Sant’Arsenio. Visto che quest’anno, a causa della crisi energetica, le temperature degli ambienti scolastici saranno abbassate di qualche grado, il sindaco della cittadina ha pensato bene di comprare indumenti pesanti per gli studenti.

Una soluzione particolare

L’idea del primo cittadino di Sant’Arsenio, Donato Pica, è stata riportata da Fanpage.it. Il paese in questione, ai margini del Parco Nazionale del Cilento, si trova in una zona interna in cui, in inverno, le temperature si abbassano parecchio, scendendo anche sotto lo zero. Visto che il Decreto Bollette ha stabilito che la temperatura negli uffici pubblici e nelle scuole quest’inverno non dovrà superare 19 gradi centigradi, si preannuncia una stagione davvero dura per studenti e docenti, che probabilmente patiranno il freddo più del solito, soprattutto se si terranno le finestre aperte per scongiurare il rischio Covid.

Da qui la decisione del Municipio, che ha deciso di fare la sua parte per aiutare gli studenti, stanziando 2.600 euro in bilancio per acquistare maglie pesanti e sciarpe per gli allievi delle scuole materne, primarie (ex elementari) e secondarie inferiori (ex scuole medie). Con questi soldi verranno acquistate 67 maglie di pile rosse per le scuole materne, 139 maglie blu per le scuole primarie insieme a 127 cappelli scalda collo verdi per le scuole secondarie inferiori.

Chi deve ovviare al caro energia a scuola?

Questa misura riuscirà a risolvere la situazione? Bastano davvero degli indumenti più pesanti per non soffrire delle conseguenze dell’abbassamento del tetto massimo della temperatura degli ambienti? Questi saranno davvero indossati dagli alunni?

Quello su cui bisogna riflettere è il fatto che per risolvere questa problematica si è mosso il Comune e non la scuola o l’Ufficio Scolastico Regionale. Ma ciò, molto probabilmente, è reso possibile dal numero ridotto di scuole e di alunni della piccola cittadina, che rende tutto più gestibile. In una metropoli ciò non sarebbe così facile.

Resta da vedere se l’esempio di Sant’Arsenio verrà seguito o se altre realtà troveranno altre soluzioni. Si è parlato a lungo, ad esempio, della possibilità di istituire la settimana corta a scuola con un giorno a settimana di Didattica a Distanza, possibilità che è stata osteggiata dai più.