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Celebrato a Roma il centenario della prima casa dei bambini voluta da Maria Montessori

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Alla “Montessori Centenary Conference” hanno partecipato 1.200 educatori montessoriani provenienti da 45 Paesi oltre a Rinilde Montessori, nipote della grande educatrice marchigiana, che sta continuando nel mondo la diffusione del pensiero e l’opera della nonna.
Aprendo e chiudendo il convegno, i presidenti dell’Opera Nazionale Montessori, prof. Pietro De Santis, e dell’Associazione Mondiale Montessori, André Roberfroid, hanno rivendicato la qualità dell’impegno associativo degli educatori montessoriani ed hanno esortato tutti gli studiosi, gli esperti, gli insegnanti, i dirigenti, gli accademici, i simpatizzanti italiani e stranieri, ad un serio impegno per una maggiore visibilità del pensiero e dell’opera di Maria Montessori.
Nelle due giornate di studio di Roma si è riflettuto sui temi forti del pensiero montessoriano quali La mente del bambino in Maria Montessori, “La ricerca scientifica contemporanea”, “La costruzione della pace attraverso l’educazione”, tutti temi che hanno voluto richiamare l’attenzione sulla validità e la modernità della pedagogia montessoriana alla luce delle più recenti ricerche scientifiche e sulla base dei risultati sul piano didattico altamente positivi come è stato recentemente sostenuto dalla rivista Science e che sono stati illustrati da una delle autrici del rapporto, Angeline Lillard della Virginia University.
Il tema della pace ha trovato nel convegno una significativa collocazione con la consegna del Premio Internazionale Educazione e Pace al sindaco di Roma, Walter Veltroni per il suo impegno posto nell’educazione dei bambini africani.
Per ricordare il centenario della prima casa dei bambini, le poste italiane hanno emesso un francobollo commemorativo.