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Circolari del DS: croce o delizia dell’organizzazione scolastica

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A tal proposito si ricorda che le circolari scolastiche si identificano come strumenti materiali della funzione datoriale e pertanto andrebbero comunque sottoscritte per presa visione. Da qualche anno a questa parte l’art.32 della Legge n. 69 del 18 giugno 2009 consente alle Pubbliche Amministrazioni, scuole comprese, la pubblicazione nei propri siti informatici di atti e provvedimenti amministrativi con effetto di pubblicità legale, permettendo così ai Dirigenti scolastici una tempestiva notificazione agli interessati dei propri atti e provvedimenti amministrativi. 
Per quanto riguarda la condivisione o meno del contenuto espresso da una circolare scolastica da parte del corpo insegnante, bisogna rifarsi all’articolo 17 del D.P.R. n. 3 del 10 gennaio 1957 (Testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato) che disciplina i limiti al dovere verso gli atti del proprio diretto superiore. In questo articolo del TU si evidenzia il corretto comportamento del pubblico dipendente verso le direttive dei propri superiori, e quindi anche quello dei docenti verso il loro Dirigente scolastico 
A tal proposito il docente, al quale venga impartito dal proprio Dirigente scolastico un ordine che egli stesso ritenga illegittimo, deve fare in prima battuta le proprie rimostranze orali, dichiarando le ragioni addotte al diniego. Se successivamente l’ordine del Dirigente scolastico fosse rinnovato per iscritto ( ordine di servizio ), il docente ha il preciso dovere di darvi esecuzione. Il docente però non deve eseguire l’ordine del Dirigente scolastico nel caso in cui l’atto sia vietato dalla legge penale. Comunque sia, normalmente negli istituti di ogni ordine e grado la circolare scolastica ha da sempre la funzione di veicolare un ordine impartito dal Dirigente scolastico verso il personale docente e ATA, divenendo il più delle volte croce o delizia dell’organizzazione scolastica.