In un’Italia in cui la dispersione scolastica rappresenta ancora una delle sfide educative più urgenti, soprattutto nei contesti difficili e nelle periferie urbane, c’è chi ha scelto di rispondere con passione, creatività e un pizzico di rivoluzione. È il caso di Marcella Messina, docente di musica in una scuola siciliana di frontiera, dove quel luogo è spesso l’unico presidio educativo.
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La sua arma segreta? La musica. Non come semplice materia curricolare, ma come motore educativo trasversale, capace di parlare ai ragazzi con un linguaggio che conoscono, amano e sentono proprio.
Le materie “di serie B” diventano protagoniste
Per troppo tempo musica, arte ed educazione fisica sono state relegate al ruolo di materie secondarie. Eppure, proprio queste discipline possono diventare la chiave per riportare in classe gli studenti più fragili, quelli che spesso faticano a riconoscersi in un’istruzione centrata su contenuti astratti e poco attinenti alla loro realtà.
“Con la musica si può fare tutto – racconta la docente – anche matematica, italiano, inglese. Basta cambiare prospettiva”.
Non è stato facile all’inizio: i pregiudizi verso la musica come “materia facile” erano forti, sia tra gli studenti sia tra le famiglie. Ma la prof ha saputo avvicinarsi ai suoi alunni anche ascoltando le loro playlist, fatte di trap, drill e hit virali. “All’inizio non le sopportavo – ammette – ma ho capito che accogliere i gusti dei ragazzi era il primo passo per entrare nel loro mondo”.
Dalla strada al palcoscenico
Un altro punto di forza del “metodo Messina” è il coinvolgimento attivo degli studenti in concorsi, rassegne musicali ed eventi culturali. “Partecipare a un festival, salire su un palco o incontrare attori famosi cambia la percezione che i ragazzi hanno di sé. E li tiene lontani da situazioni a rischio o pomeriggi passati interamente davanti al cellulare”.
Il lavoro della docente ha ottenuto il sostegno anche dei dirigenti scolastici, che nelle zone a rischio di Catania hanno riconosciuto il potenziale della musica come strumento di inclusione e crescita.