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Come ti mando il bimbo a scuola non vaccinato

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Fatta la legge, trovato l’inganno e se i genitori ci mettono impegno l’obbligo vaccinale può persino essere aggirato: come? Con uno stratagemma

La disposizione infatti dice che “avere in mano anche la sola prenotazione del vaccino garantisce, almeno fino alla fine dell’anno, la possibilità di mandare a scuola il proprio bambinosenza problemi”.

La furberia strategica

Ed è proprio tra le pieghe di questa “elargizione” che i genitori no vax si inseriscono, forse furbescamente o forse non considerando i rischi che i loro figli corrono.

In ogni caso, fa sapere Adnkronos, hanno trovato lo stratagemma  giusto, perché sfruttando a loro favore questa deroga, rinviano di continuo la prestazione vaccinale. In pratica, dicono alle Usl “si prenota al nostro call center, ma poi richiama per rimandare l’iniezione. Abbiamo registrato alcuni casi di persone che prenotano e rinviano in continuazione la vaccinazione, anche 3-4 volte. Certo, potrebbe essere dovuto a una malattia improvvisa del bambino, ma è lecito avere dubbi su questo”.

Le Usl a disposizione

 

“La nostra Asl – viene raccontato – ha da tempo attivato un call center che funziona molto bene e che da subito ha raccolto tantissime prenotazioni, legate non solo all’adempimento dell’obbligo dettato dalla nuova legge, ma anche al nuovo calendario vaccinale. Per completarlo, ogni bambino ha bisogno di circa 12 sedute. Ci siamo dunque trovati con appuntamenti a lunghissimo termine, ad esempio se si chiamasse oggi per fissarne uno verrebbe dato in media a ottobre-novembre. Per questo abbiamo dato parallelamente la possibilità di accesso libero in orari dedicati: le famiglie possono venire per fare i vaccini obbligatori, ma anche quelli con tempistiche molto strette o inderogabili. E questo servizio ha avuto molto successo: su circa 700 dosi che vengono somministrate ogni giorno nei centri del nostro territorio, nella metà dei casi la prestazione avviene senza appuntamento. Ma c’è chi preferisce avere sempre e comunque una prenotazione e chi, molto educatamente, la disdice se non può onorarla”.

In alcuni casi però questo è avvenuto più e più volte, tanto da far crescere il sospetto che si trattasse di un modo per non vaccinare…mai“.